L’88,1% degli italiani ritiene che la condizione economica dell’Italia negli ultimi 12 mesi sia totalmente o parzialmente peggiorata, in aumento di 8,1 punti percentuali rispetto all’analoga rilevazione del 2013. Crolla, in parallelo, la capacità di risparmio, con il 30,8% che non riesce ad arrivare a fine mese e una quota sempre crescente di quanti costretti a contrarre un prestito per affrontare debiti pregressi. Lo attesta il Rapporto Italia 2014 presentato oggi a Roma dall’Eurispes e realizzato su un campione di 1097 cittadini con rilevazioni compiute tra il 13 dicembre 2013 e il 14 gennaio 2014. Continua, quindi – osservano gli analisti – il trend negativo che caratterizza le opinioni degli italiani nell’arco degli ultimi dieci anni a esclusione di una momentanea battuta d’arresto nel 2007, anno dopo il quale il tasso dei pessimisti ricomincia ad aumentare e a mantenere nel tempo un trend di crescita. Aumenta, confermando, invece, l’andamento dal 2012 (3,9%), la quota di quanti ritengono che la situazione sia rimasta inalterata, passata dal 7,5% del 2013 all’8,5% del 2014. Se il 30,8% della popolazione non riesce piu’ a coprire le spese mensili, oltre la meta’, il 51,8% vi riesce soltanto utilizzando i propri risparmi, mentre tentare di risparmiare qualcosa risulta praticamente impossibile per tre italiani su quattro (74,7%). Un ulteriore indicatore del disagio e’ quello che vede un cittadino su quattro aver avuto la necessita’ di ricorrere ad un prestito bancario nell’ultimo triennio. Le motivazioni piu’ ricorrenti – rileva l’Eurispes – sono il saldo di debiti precedentemente accumulati (31,1%) e il mutuo per la casa (28,4%