Domani a Ginevra si chiude la prima fase dei colloqui tra le parti in conflitto e ancora non ci sono stati accordi per l’apertura di corridoi umanitari per l’arrivo di beni di prima necessità alla popolazione civile siriana, che da quasi tre anni è sottoposta a enormi sofferenze. In città come Homs e nei campi palestinesi come quello di Yarmouk, negli ultimi mesi la guerra sta causando migliaia di vittime tra i bambini, data la drammatica mancanza di cibo e di farmaci. “Ciò che sta accadendo è contrario a qualsiasi principio di diritto umanitario, per cui chiediamo ai partecipanti dei colloqui di arrivare almeno a un accordo per favorire l’accesso di farmaci, cibo e altri beni di prima necessità nelle zone più colpite”, dichiara Bruno Neri, responsabile dei progetti in Siria di Terre des Hommes, attualmente unica ONG Italiana accreditata a operare in Siria. La situazione del mezzo milione di rifugiati palestinesi presenti in Siria è particolarmente critica, perché anche quando riescono a fuggire nei paesi confinanti viene negata loro l’accoglienza e il diritto d’asilo “E’ fondamentale quindi che si ponga fine ai respingimenti dei profughi palestinesi siriani al confine con i paesi limitrofi, divenuti la prassi negli ultimi mesi e venga data loro l’opportunità di potersi reinsediare altrove in attesa della risoluzione del conflitto, che purtroppo sembra ancora lontana”. Al momento Terre des Hommes opera nei campi palestinesi in Libano di Nahr al Bared, Ain El Hilweh, Al Buss, Rashidyah, Borj Ash Shemali e in altri cinque insediamenti informali palestinesi distribuendo aiuti umanitari a 11.200 profughi palestinesi provenienti dalla Siria, soprattutto bambini e mamme. Sono più di 50.000 i profughi palestinesi siriani registrati in Libano, mentre quelli in Giordania superano le 10.000 unità. L’impegno di assistenza alle vittime del conflitto siriano da parte di Terre des Hommes non si limita ai palestinesi. In Siria abbiamo aperto tre Case del Sole (centri di protezione e assistenza psicosociale) per 1.200 bambini a Tartous, Lattakia e As-Sweida. Inoltre, attraverso la Mezzaluna Rossa, continuiamo la distribuzione di aiuti umanitari anche a Hama e nelle aree rurali di Damasco. Si tratta per lo più di latte in polvere e in formula per neonati e bambini fino ai 3 anni, capi d’abbigliamento invernale e accessori. Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 64 paesi con oltre 840 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes.it