Passeggeri a quota 144 mln, in flessione dell’1,9% rispetto al 2012, ma con segnali di ripresa nell’ultimo trimestre. In calo anche i movimenti degli aerei (-6%) mentre il cargo chiude in positivo (+1,5%). Questo il bilancio del 2013 tracciato da Assaeroporti, associazione dei gestori aeroportuali che motiva il traffico su 38 scali italiani. ”Se il traffico passeggeri sconta un anno di difficoltà per il mercato italiano, il settore cargo conferma le sue potenzialita”’, osserva Assaeroporti. Nel 2013, nei 38 scali aeroportuali italiani monitorati da Assaeroporti, sono transitati oltre 144 mln di passeggeri, in calo dell’1,9% rispetto al 2012, corrispondente a circa 2.740.000 passeggeri in meno. Analogamente si riscontra una riduzione del 6% del traffico complessivo dei movimenti degli aeromobili, pari a 90.147 movimenti in meno rispetto al totale annuo di 1.424.729. ”L’aeroporto di Roma Fiumicino – scrive l’associazione – si conferma al primo posto per traffico passeggeri, seguito da Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo e Venezia. In tale contesto, il sistema aeroportuale romano rappresenta il 28% del traffico passeggeri in Italia. Come in altri Paesi del Sud Europa, l’andamento del trasporto aereo in Italia e’ stato condizionato da una forte esposizione ai fenomeni macroeconomici, nonche’ ad una peculiare flessione dei vettori tradizionali (a partire da Alitalia), non piu’ capaci di garantire una diffusa presenza nella rete aeroportuale italiana, a favore dei vettori low-cost e dalla crescente concorrenza del treno ad alta velocita’ su alcune importanti rotte del Paese”. Per Assaeroporti tre aspetti consentono pero’ di nutrire ”una moderata fiducia” nel futuro in termini di traffico aereo. Il primo e’ costituito dal fatto che il forte decremento del traffico domestico e’ stato compensato da una sostanziale tenuta del traffico europeo e da una certa vivacita’ del traffico extra-europeo. ”Questo lascia pensare che, a condizione di essere supportato da idonee strategie dei vettori e da una politica dei trasporti attenta all’apertura di nuove rotte extra-europee, vi siano ampi margini di miglioramento per un segmento del traffico, quello extra-europeo, notoriamente piu’ redditizio”. Il secondo, il progressivo recupero del flusso passeggeri nell’ultimo trimestre 2013, con una crescita media mensile dell’1,20% rispetto all’ultimo trimestre 2012. Il terzo e’ dato dalla crescita dell’1,5% del settore cargo con un totale di tonnellate movimentate nell’anno pari a 907.485, con Malpensa che conferma di movimentare gran parte del traffico merci in Italia (47,4%). ”Questi ultimi elementi – conclude Assaeroporti – rinforzano la convinzione che il trasporto aereo, pur nell’oggettiva difficolta’ che il settore attraversa, possa costituire per il Paese, attraverso il turismo e il commercio, un fattore determinante per la crescita dell’economia. Un piano nazionale integrato con il disegno europeo delle reti TEN che, in una visione di sviluppo nel lungo termine, sappia promuovere una crescita intermodale del comparto e garantire un’adeguata connettivita’ su tutto il territorio, e’ condizione fondamentale per la crescita del settore”.