Giuslavorista Fabrizio Daverio: bocciatura dell’Italia da parte della Corte di Giustizia Europea non può sorprendere

In merito alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che definisce una violazione del diritto comunitario, l’esclusione dei dirigenti di azienda dalle procedure di mobilità e dalla cassa integrazione da parte dell’Italia, il giuslavorista Avvocato Fabrizio Daverio, socio fondatore dello Studio Legale Daverio & Florio – specializzato in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale – commenta:

"La violazione degli obblighi delle normative europee in materia di licenziamenti collettivi accertata dalla sentenza di oggi della Corte di Giustizia Europea, era sicuramente nell’aria. L’Italia aveva chiesto un rinvio della decisione ma la richiesta non era stata accolta. Il problema è quello delle ricadute della decisione. Fino a che il legislatore italiano non adotterà una nuova normativa rispettosa delle discipline europee, i dirigenti licenziati per ragioni "collettive" potrebbero impugnare il loro licenziamento ". L’avvocato Fabrizio Daverio, socio fondatore dello Studio Legale Daverio&Florio e specializzato nel Diritto del Lavoro e nel Diritto della Previdenza Sociale, fa presente che l’Italia non è riuscita dimostrare che la figura del "dirigente" è diversa da quella del restante personale delle aziende. "In pratica – sottolinea il giuslavorista – la Corte di Giustizia Europea imputa all’Italia di escludere una categoria di lavoratori dall’ambito di applicazione della procedura di licenziamento collettivo. Una conseguenza pratica sarà la necessità di una maggiore "sindacalizzazione" dei dirigenti".

Lo Studio Legale Daverio&Florio è specializzato nel Diritto del Lavoro e nel Diritto della Previdenza Sociale e fornisce assistenza legale giudiziale e stragiudiziale in Italia e all’estero. Possiede uno specifico Dipartimento Studi, diretto dal Prof. Vincenzo Ferrante, associato di Diritto del lavoro presso la facoltà piacentina di Giurisprudenza dell’Università Cattolica, che ha curato, fra l’altro, la realizzazione del “Codice Europeo del Lavoro”, la prima raccolta delle più importanti norme comunitarie relative ai rapporti di lavoro.