Si è concluso con un impegno scritto dell’assessorato regionale alla Formazione, l’incontro tra Regione e sindacati svoltosi oggi nella sede dell’assessorato, a Palermo. Un documento che lascia “freddi e disincantati” i sindacati per i quali “al momento c’è solo un testo, aspettiamo di vedere i fatti”, con le parole di Giovanni Migliore, segretario regionale Cisl Scuola con delega alla Formazione. L’impegno preso dall’assessorato riguarda il “pagamento delle spettanze” agli 820 lavoratori Ial. Di fronte alla minaccia dei sindacati di abbandonare il tavolo sbattendo la porta, l’amministrazione regionale ha messo nero su bianco la disponibilità a emettere entro una settimana “i residui mandati di pagamento a favore dello Ial Sicilia a valere sulla prima annualità dell’Avviso 20/2011 e relativi alla terza erogazione”. Inoltre, a “consentire una rapida chiusura delle attività sulla prima annualità dell’Avviso 20/2011”. La Regione si è anche impegnata a informare i sindacati, giovedì prossimo, “in ordine all’esito delle selezioni del Progetto Prometeo che saranno concluse dal Ciapi di Priolo (SR) nella giornata di mercoledì”. Così, le parti si rivedranno tra una settimana, giovedì 20. Ma il testo scritto non placa le tensioni. Tanto che Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, ha ripetuto che quella che il settore vive è una “autentica emergenza”. Ha rimarcato che “è indispensabile che il governo della Regione chiuda tutte le pendenze”. E a governo e parlamento regionali si è rivolto chiedendo che “dedichino una specifica e speciale attenzione alla vicenda, per la rapida individuazione di soluzioni straordinarie, su tutti i fronti”. “Nessuno intende – ha sottolineato Bernava – mantenere in vita il sistema clientelare e inefficiente che è imploso e che è stato creato dall’ingordigia della politica e dalle gravi omissioni di controllo dell’amministrazione regionale”. Ma oggi la formazione è “una bomba sociale”. E ciò che serve è “una rapida riforma del sistema, all’insegna della produttività”. In mattinata tra i lavoratori confluiti a Palermo da tutte le province dell’Isola per presidiare l’assessorato, la tensione era arrivata alle stelle. E s’era tradotta anche in spontanei blocchi stradali, quasi subito rimossi. “La nostra mobilitazione sarà permanente”, annuncia Migliore. “Non basta un pezzo di carta. Continueremo fino a quando non arriveranno certezze sul futuro di tutti i lavoratori”. La vertenza si trascina da mesi. E qualche settimana fa aveva pure registrato il monito di autorevoli esponenti della Conferenza episcopale siciliana, che avevano usato parole di solidarietà all’indirizzo dei lavoratori.