“Tre misure inscindibili in un provvedimento unico”. Per fronteggiare la crisi che in Sicilia sembra non finire mai e ridare slancio, concretamente, allo sviluppo produttivo. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, al tavolo convocato dal governatore Rosario Crocetta e dall’assessore all’Economia Luca Bianchi con le parti sociali, per il pomeriggio di oggi, chiederà “un provvedimento unico che dia senso ai sacrifici che si chiedono ai siciliani con i livelli massimi imposti, di addizionale Irpef e Irap”. Il provvedimento unico a cui pensa la Cisl, assieme al mutuo da un miliardo per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese siciliane, “ma a partire da quelle piccole e artigianali”, deve comprendere norme per lo sviluppo, come un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la messa a norma degli edifici pubblici. E il finanziamento della cassa integrazione straordinaria in deroga, vincolandola al solo sistema produttivo. Al momento all’Ars è in discussione solo il ddl pagamenti col mutuo trentennale da un miliardo coperto con la garanzia del mantenimento, per l’intero periodo del prestito, degli attuali livelli di addizionale Irpef e Irap. “Per la Cisl le tre misure sono inscindibili”, afferma Bernava. “Le imprese creditrici vanno pagate altrimenti rischiano il fallimento, ma bisogna dare priorità ai mini-crediti, alle piccole imprese che sono in sofferenza”. Per il segretario, “mettere come garanzia del mutuo da un miliardo il mantenimento dei livelli massimi di addizionale Irpef e Irap, è un sacrificio enorme che si chiede ai cittadini e alle imprese siciliane”. “Ricordo che già quest’anno – aggiunge – le addizionali dovevano essere ridotte per via del rientro dal deficit sanitario e invece il governo le ha mantenute agli stessi livelli”. Ma “se si sceglie la strada del sacrificio, bisogna avere il coraggio di investire” e promuovere crescita.
Per la Cisl, inoltre, i fondi per la Cig in deroga “non bastano”. “Ci sono appena 20 milioni messi a disposizioni dall’ex ministro Giovannini e i 30 milioni aggiuntivi di residui di cui parla l’assessore al Lavoro Ester Bonafede, vanno tutti verificati. Ma anche se ci fossero, non sarebbero sufficienti. Occorrono almeno 100 milioni. Noi siamo disponibili – ripete Bernava – affinché la Cig in deroga sia vincolata al solo sistema produttivo, speriamo di avere l’appoggio anche del mondo delle imprese”.