Qualche contraddizione c’è, quando il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parla di bilancio, di debito e di deficit. Il Parlamento, nel 2012, ha approvato una modifica alla Costituzione introducendo il cosiddetto pareggio nel bilancio, salvo eventi eccezionali che ne consentono lo sforamento. Il presidente Renzi dichiara anacronistico il vincolo del 3% di deficit, il che vuol dire che vorrebbe portarlo a cifre superiori, contraddicendo, così, il dettato costituzionale. Il presidente Renzi afferma, inoltre, che il debito pubblico è una zavorra, ma aumentando il deficit si pongono le premesse per aumentare il debito. Insomma, botte piena, moglie ubriaca e uva nell’orto non si possono avere contemporaneamente. Renzi decida.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc