"Finora le misure anticrisi della Bce non hanno avuto positivi sui prestiti applicati ai finanziamenti bancari: famiglie e imprese continuano a ottenere prestiti a condizioni insostenibili: l’inasprimento dei tassi, peraltro, è una tattica praticata dalle banche anche per ridurre la stessa domanda di crediti. Apprezziamo, comunque, l’impegno del presidente Mario Draghi a voler valutare tutte le iniziative non convenzionali per sostenere la ripresa in Europa". Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, dopo la riunione della Banca centrale europea che ha confermato il tasso al livello record dello 0,25%.
Secondo una rilevazione del Centro studi Unimpresa, i tassi di interessi praticati dalle banche per i prestiti erogati a famiglie e imprese sfiorano il 25%. Ad appesantire il mercato del credito, già fiaccato dalla serrata dei rubinetti da parte degli istituti, contribuiscono pure tassi quasi sempre a doppia cifra. Per gli scoperti di conto corrente si supera il 24% e per gli sconti commerciali delle fatture si arriva oltre il 15%. Per i mutui si può arrivare fino al 10,46%, per il credito al consumo quasi al 20%.
Quanto alle aziende, gli anticipi e gli sconti commerciali vengono concessi con tassi medi all’8,90% (fino a 5mila euro), all’8,06% (da 5mila euro a 100mila euro) e al 5,49% (oltre 5mila euro); la soglia d’usura è rispettivamente fissata al 15,13%, 14,08%, 10,86%. Per il factoring (cessione dei crediti) sono stati registrati tassi medi al 7,43% (fino a 50mila euro) e al 4,67% (oltre 50mila euro), con la soglia d’usura rispettivamente al 13,29% e al 9,84%.
Sulle aperture di credito in conto corrente, i tassi medi registrati sono all’11,48% (fino a 5mila euro) e al 10,06% (oltre 5mila euro); la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 18,35% e al 16,58%. Sugli scoperti sena affidamento fino a 1.500 euro, il tasso medio è al 16,25%, mentre oltre 1.500 euro è al 15,01%; la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 24,25% e al 22,76%. Sul leasing relativo ad autoveicoli e mezzi aeronavali si registra un tasso medio al 7,92% (fino a 25mila euro) e al 7,52% (oltre 25milla euro); la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 13,90% e al 13,40%. Sul leasing immobiliare gli interessi medi sono al 6,52% (tasso fisso) e al 4,87% (tasso variabile); la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 12,15% e al 10,09%. Sul leasing strumentale, i tassi medi registrati sono all’8,43% (fino a 25mila euro) e al 5,88% (oltre 25mila euro); la soglia d’usura è fissata rispettivamente al 14,54% e all’11,35%.
Per quanto riguarda più nel dettaglio le famiglie, i finanziamenti concessi dietro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione, i tassi di interessi medi sono al 12,08% per i prestiti fino a 5mila euro e all’11,50% per quelli oltre 5mila euro; la soglia d’usura è fissata rispettivamente al 19,10% e al 18,38%. Il credito al consumo è erogato al tasso medio del 12,05% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 9,78%; la soglia d’usura è rispettivamente al 19,06% e al 16,23%. Con le carte di credito revolving (gli acquisti con tessere di plastica poi rateizzati) il tasso medio è al 16,97% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 12,31%; la soglia d’usura è rispettivamente al 24,97% e al 19,39%. I mutui ipotecari a tasso fisso vengono erogati con interessi medi pari al 5,17% mentre per quelli a tasso variabile gli interessi medi sono al 3,73%; la soglia d’usura per i finanziamenti immobiliari è rispettivamente al 10,46% (tasso fisso) e all’8,66% (tasso variabile). Per i crediti personali si registra un tasso medio all’11,82% con la soglia d’usura fissata al 18,78%.