Confcommercio, prezzi in calo ma consumi ancora fermi

”La conferma che a marzo il tasso di variazione dei prezzi al consumo ha registrato un nuovo ridimensionamento (da agosto 2013 l’inflazione è scesa dall’1,2% allo 0,4%) è un ulteriore segnale del permanere di una dinamica molto debole della domanda per consumi”. E’ il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio-Imprese per l’Italia ai dati Istat diffusi oggi. ”Va anche sottolineato – sottolinea la confederzione -, come in un contesto di ridimensionamento dell’inflazione, i prezzi dei servizi regolamentati (rifiuti, acqua, trasporti locali) registrino una variazione su base annua del 4,1%. La riduzione del tasso d’inflazione o del livello dei prezzi in assoluto, come nel caso degli alimentari – secondo la nota di Confcommercio – risulta insufficiente ad una ripresa dei consumi in assenza di un impulso deciso in termini di riduzione del carico fiscale. E’, dunque, necessario, che gli annunci del Governo si trasformino rapidamente in provvedimenti concreti a favore di famiglie e imprese”.