Sulle modalità delle nuove immissioni in ruolo ormai siamo al caos totale: il 30 aprile il Ministro Giannini, nel corso di un question time alla Camera, ha fatto marcia indietro e dichiarato di voler assumere 7mila idonei dell’ultimo concorso a cattedra. Ma ciò avviene proprio mentre i suoi dirigenti, a Viale Trastevere su ordine di un Direttore Generale del Miur, utilizzano le vecchie graduatorie per assumere sul sostegno non prendendo in considerazione gli idonei dell’ultimo concorso.
Per contrastare questa operazione, Anief ha ricorso al Tar proprio per ottenere la validità delle graduatorie di merito ai fini delle assunzioni con il doppio canale fino alla pubblicazione delle graduatorie del nuovo concorso che il ministro vorrebbe bandire. Ma qua sta il punto: l’avvocatura fino a oggi si è sempre difesa sostenendo che il concorso era solo per vincitori. Anief ha ribattuto che in questo modo si sta operando una violazione della legge vigente, il Testo Unico 297/1994. In ultimo dal Miur con una nota del 6 febbraio rinnegava la validità dell’utilizzo delle nuove graduatorie per le nomine sul sostegno che sono in corso d’opera. Ora il colpo di scena, con il ministro che smentisce il suo predecessore e la stessa Avvocatura di Stato. E dà ragione all’Anief.
“A questo punto – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – il Ministero dell’Istruzione non può fare altro che pubblicare con estrema celerità una Nota ufficiale che confermi la nuova linea intrapresa. Ciò va fatto assolutamente prima di assumere i nuovi docenti di sostegno, così da porre fine al contenzioso in corso. A meno che l’intervento del Ministro Giannini – conclude Pacifico – non sia uno scherzo di fine aprile…”.