Domani 15 maggio in tutta Europa i Medici ospedalieri si mobilitano per chiedere ai Governi di rispettare il diritto alla salute, investendo in questo settore e nei professionisti che ci lavorano.
L’Anaao Assomed ha aderito convinta alla manifestazione di protesta promossa dalla FEMS (Federazione dei medici europei), un’occasione – commenta il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise – per riportare la sanità anche nell’agenda europea, alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento. A partire dal profondo disagio dei medici, conseguenza del definanziamento dei sistemi di sanità pubblica, della loro progressiva privatizzazione e delle condizioni di lavoro in cui operano, con la aggiunta della crescente difficoltà di trovare un lavoro, alla altezza della lunghezza e difficoltà del periodo formativo, per le nuove generazioni di camici bianchi.
L’Anaao Assomed fin dalla manifestazione di ottobre 2012 ha denunciato i rischi delle ripercussioni della crisi economica sulla tutela della salute dei cittadini e la riduzione del perimetro dell’intervento pubblico. Alla contrazione delle risorse tutti i Paesi hanno risposto con una governance austera che ha sacrificato le sanità pubbliche, elementi di coesione sociale, e avviato una migrazione di risorse intellettuali alla ricerca di migliori condizioni di lavoro.
Quanto è accaduto in Grecia con un netto peggioramento degli indicatori di salute sia una lezione per tutti. Ed è di oggi la notizia dell’ennesimo sciopero dei colleghi greci in difesa del sistema sanitario pubblico.
I medici italiani domani esporranno un simbolo sui camici per chiedere di fermare corruzione, definanziamento, mortificazione dei professionisti e delle loro condizioni di lavoro.
Un segnale che ci auguriamo arrivi anche al nostro Governo.