Salvo imprevisti, dovrebbe essere approvata la riforma della Pubblica Amministrazione dal Consiglio dei Ministri. Dalla bozza dovrebbero emergere, oltre ad un decreto, un disegno di legge delega. Per il momento, è stato lo stesso ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ad affermare che l’impianto della riforma si fonderà su tre pilastri: persone, organizzazione e innovazione. In particolare, ha precisato che l’ipotesi di mobilità entro cento chilometri di cui ha parlato la stampa è falsa. Il ministro, cioè, ha spiegato che non ha alcuna intenzione di stravolgere la vita delle persone. Tuttavia, ha anche precisato che la mobilità è un fattore necessario per evitare esuberi e rispettare i lavoratori. Tra le novità contenute nella bozza, in ogni caso, c’è la previsione di un taglio delle spese di almeno l’1 per cento per i prossimi cinque anni. Per i dirigenti, inoltre, potrebbe essere fissato un tetto massimo ai bonus, pari al 15 per cento dello stipendio. Si potenzieranno, inoltre, le misure di conciliazione tra vita e lavoro, promuovendo, in particolare, il telelavoro e forme di smart-working, (in sostanza, orari elastici e tecnologie digitali).