DECRETO CRESCITA. Dal taglio delle bollette al credito alle imprese, tutte le novità

I ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, Pier Carlo Padoan e Silvia Guidi, nel presentare il contenuto del decreto sulla crescita e sulla competitività approvato recentemente, si sono detti particolarmente ottimisti. Hanno, cioè, spiegato anzitutto che la norma mette in campo 3 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie, (un miliardo e mezzo servirà per tagliare le bollette e un altro miliardo e mezzo per incentivare fiscalmente gli investimenti produttivi e per la capitalizzazione aziendale), dicendosi convinti del fatto che contribuirà a far uscire l’Italia dalla crisi, specie se le misure indicata diventeranno strutturali. Di seguito, elenchiamo le principali.

Energia elettrica – Le risorse per tagliare le bollette ammontano a 1 miliardo e mezzo: il 70 per cento dei risparmi complessivi andrà a favore di circa 700mila imprese, il restante 30 per cento, delle famiglie. In particolare, viene annullata una serie di sgravi e benefici accumulati nel tempo da certe categorie, mentre i costi saranno ridistribuiti sulla base dei consumi effettivi. I controlli sugli operatori e gli incentivi ad essi erogati saranno più severi.

Fotovoltaico – Il governo spiega che saranno attenuati “i colossali incentivi (oltre 6 miliardi di euro l’anno per un ventennio) erogati a favore dei grandi operatori con la stessa logica che ha portato a far pagare di più chi ha ricevuto di più”. In particolare, le riduzioni riguarderanno “soltanto gli 8.600 soggetti (su un totale di 200.000 operatori) che percepiscono il 60 per cento degli incentivi e che potranno optare per una erogazione in 24 anni anziché 20”. Altresì, potranno continuare a riceverli su base ventennale, ma optando per una riduzione.

Credito d’imposta – Gli investimenti produttivi godranno di un credito d’imposta al 15 per cento.

Borsa – Le Pmi che, per rafforzarsi patrimonialmente, vorranno quotarsi in Borsa, godranno di uno sconto fiscale maggiorato.

Compagnie assicurative – Per facilitare l’accesso al credito delle imprese, viene introdotta la possibilità, le per le compagnie assicurative e per le società di cartolarizzazione, di fare finanziamenti diretti.