Senato. Bel capolavoro!

Bel capolavoro! Non possiamo che fare i complimenti al ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. Seguendo gli umori degli anticasta politici (dimenticando che il nostro Paese è organizzato per caste), aveva proposto di cancellare il ricordo del Senato dalla mente degli italiani, riducendolo a una riunione condominiale di consiglieri comunali e regionali. Poi, il lavoro indefesso della commissione Affari Costituzionali ha partorito un’altra adunanza sul modello tedesco, dimenticando che la Germania è una repubblica federale mentre l’Italia non lo è. Tra l’altro i Lander tedeschi hanno ampi poteri mentre, con la proposta in oggetto, i poteri delle regioni italiani diminuiscono. La discussione ora si concentra sull’immunità, termine odiatissimo dal popolo, annullando, così, gli effetti di una riforma che doveva dare il segnale del cambiamento (fasullo). La riforma, a nostro parere, doveva avere due obiettivi: modificare le attribuzioni delle due Camere e diminuire il numero dei parlamentari. La soluzione era ed è semplice: modificare le funzioni di Senato e Camera e dimezzare il numero dei parlamentari. Si otterrebbe un Parlamento più snello (473 parlamentari in meno) e più funzionale.
La ministra Boschi si trova ora in un bel pasticcio dal quale ha pensato bene di prendere le distanze. Italiche virtù.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc