TERZO SETTORE. Parte la riforma: nuove imprese sociali, bond di solidarietà e 5 x 1.000

Il Consiglio dei Ministri di venerdì ha dato il via alla riforma del Terzo settore attraverso l’approvazione di un disegno di legge delega; ora, perché l’iter si concluda definitivamente, restano sei mesi di tempo per varare i relativi decreti delegati. Tra le novità principali, c’è l’ampliamento dei settori di attività in cui possono operare le aziende sociali; viene, inoltre, introdotta la “previsione di forme di remunerazione del capitale sociale” nonché la “possibilità di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio“. Sono state messe a punto anche alcune misure fiscali finalizzate a favorire gli investimenti di capitale di tali aziende, per aumentare la trasparenza delle quali, nonché per favorirne la piena riconoscibilità, è stato istituito un registro unico di settore. Sono previsti, poi, i cosiddetti bond di solidarietà, meccanismi finalizzati alla diffusione di titoli di debito per le imprese non profit, mentre il 5 per mille sarà reso permanente. Tra le forme di sostegno, si ipotizza infine la messa a disposizione e l’accelerazione dell’assegnazione dei immobili pubblici o dei beni confiscati alla criminalità organizzata.