Più opportunità per operai specializzati, conduttori di impianti, addetti alle vendite e alla ristorazione ma anche per ingegneri e altre figure dal profilo scientifico. Meno per impiegati e tecnici. A guardare le previsioni di assunzione nel settore privato, contenute nel Sistema Informativo Excelsior, di Unioncamere e Ministero del Lavoro, per agganciare l’ancora debole ripresa le imprese ripartono dagli addetti alla produzione e dai progettisti, piuttosto che dal back office, confidando così di dare nuovo impulso alla propria attività. Le 96mila entrate in più rispetto al 2013, programmate dalle imprese dell’industria, dei servizi e dell’agricoltura (che complessivamente saranno 1.389.000) si concentreranno quindi soprattutto su questi profili professionali. A determinarle, sarà anche l’aumento del numero delle imprese che hanno programmato di effettuare assunzioni (passate dal 13,2% del totale nel 2013 al 13,9% di quest’anno, con picchi superiori al 26% nel caso delle imprese innovatrici ed esportatrici). L’incremento delle assunzioni (e il parallelo rallentamento delle uscite, stimate in 1.533mila unita’) non portera’ pero’ in attivo il saldo occupazionale dell’anno in corso: 144mila i posti di lavoro in meno nel settore privato nel 2014, quasi la metà, comunque, dei -250mila previsti nel 2013.