CASA. Contratti di locazione: detrazioni, rli e cedolare secca

L’Agenzia delle Entrate ha realizzato una guida, consultabile e scaricabile online sul proprio sito, in cui è contenuto tutto ciò che già da sapere, sul fronte fiscale, sui contratti di locazione a uso abitativo tra privati. Di seguito, segnaliamo alcuni dei temi principali presi in esame dal documento.

CEDOLARE SECCA – Consiste nell’applicare al canone annuo di locazione di un’imposta fissa, in sostituzione dell’Irpef e delle relative addizionali, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. Per i contratti di locazione a canone libero ammonta al 21 per cento del canone annuo stabilito dalle parti; per i contratti di locazione a canone concordato e relativi alle abitazioni che si trovano nei Comuni ad alta tensione abitativa, nei Comuni con carenze di disponibilità abitative o nei Comuni per i quali è stato deliberato, nei 5 anni precedenti il 28 maggio 2014, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi, ammonta al 10 per cento (al 15 dal 2018).

REGISTRAZIONE ONLINE – Per onorare gli adempimenti di varia natura, non è più necessario recarsi in ufficio. E’ possibile, infatti, usare l’RLI, il nuovo software che consente online di registrare i contratti di locazione e affitto, di pagare i tributi, comunicare proroghe, cessioni o risoluzioni, ed esercitare l’opzione o la revoca della cedolare secca.

DETRAZIONI – Le detrazioni per gli inquilini sono numerose e poco conosciute. Di seguito, segnaliamo le principali: per i contratti di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale l’inquilino può godere di una detrazione d’imposta pari a 300 euro, se il suo reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro, o a 150 euro, se il suo reddito complessivo è superiore a 15.493,71 ma non a 30.987,41 euro; i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, che stipulano un contratto di locazione hanno diritto a una detrazione pari a 991,60 euro se il loro reddito non supera i 15.493,71 euro, a 495,80 euro se li supera ma è compreso entro i 30.987,41 euro. Spetta anche una detrazione anche al lavoratore dipendente che ha trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo e ha stipulato un contratto di locazione: il bonus è pari a 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro e a 495,80 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non i 30.987,41 euro.