DEBITI PA. Nell’ultima settimana, +2mila domande di certificazione dei crediti

Il Tesoro fa sapere che, nell’ultima settimana (probabilmente dopo che Palazzo Chigi ha sottolineato che le imprese, per ottenere ciò che spetta loro, non possono sperare in alcuna procedura automatica, ma devono avere la tenacia di effettuare alcune operazioni tutt’altro che semplici) le domande di certificazione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni hanno subito una notevole accelerata, con circa duemila domande in più del solito.

Complessivamente – spiega il ministero – si sono registrate sulla piattaforma 16.493 imprese che hanno presentato 59.621 domande di certificazione. Ricordiamo che la procedura di certificazione, (gratuita e gestita tramite la piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti accessibile all’indirizzo: http://certificazionecrediti.mef.gov.it) riguarda crediti certi, esigibili e non prescritti.

Nel caso la PA non provveda al rilascio entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza, il creditore può chiedere all’Ufficio centrale di bilancio o alla Ragioneria territoriale dello Stato che sia nominato un commissario ad acta per risolvere, nei tempi più rapidi possibili, la situazione. Una volta ottenuta la certificazione, il creditore può aspettare che la PA paghi nei termini stabiliti, cedere il credito ad una banca, o chiedere che sia utilizzato in compensazione di debiti fiscali.