Assistiamo da qualche giorno a una serie di interventi di esponenti politici riconducibili alla maggioranza che sostiene il presidente Crocetta che paventano, agitandone lo spettro, il prossimo commissariamento della regione. Tutto purtroppo avviene mentre si potrebbero, evitando nuovi tagli pesanti da parte del Governo centrale, raccogliere i frutti di un’attenta politica di riduzione degli sprechi della sanità che potrebbe portare, ad esempio, per la prima volta all’abolizione dei ticket sulle visite specialistiche. Se c’è un disegno dei “poteri forti” affinché questa legislatura regionale venga interrotta anticipatamente è meglio dirlo con chiarezza e decidersi a far votare la mozione di sfiducia (a noi del Pdr non impensierisce minimamente) apertamente nella naturale sede parlamentare. La Sicilia non merita questo ulteriore affronto "calato dall’alto". Piuttosto che continuare a litigare e poi legittimamente “preoccuparsi", alcuni alleati premurosi nei confronti di Crocetta ci spieghino quale sarà il loro forte ed autorevole impegno per costringere il governo Renzi a riconoscere maggiori risorse alla Sicilia e garantire il varo del bilancio di previsione in condizioni di pareggio finanziario. E’ strano infatti che oggi, davanti alle difficoltà di pareggiare i conti, nessuno avanzi credenziali verso Roma parlando dei risultati comunque prodotti dal governo Crocetta nella lotta agli sprechi ed al malaffare in tanti settori della pubblica amministrazione, evidenziando solo le difficoltà gestionali del Governo che andrebbero invece rimosse con un ritorno in campo forte ed autorevole della politica al Governo di questa Regione, cosa di cui i siciliani hanno davvero nostalgia." Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo del Patto dei Democratici per le Riforme-Drs all’Ars.