Autoriciclaggio, penalisti: norma iniqua e pericolosa

E’ stata approvata alla Camera la disciplina della ‘voluntary disclosure’ con una modifica alla norma sull’antiriclaggio "frutto anche della positiva interlocuzione dell’Unione con rappresentanti del Governo e in particolare col viceministro Costa e parlamentari, come il Senatore D’Ascola". Lo sottolinea in una nota l’Unione Camere Penali. La norma "rimane certo estranea alla logica di un diritto penale liberal democratico, ma il voto di due giorni fa – spiegano i penalisti – porta almeno un aspetto positivo rispetto alla precedente formulazione, con la quale, come avevamo denunciato con forte preoccupazione, si sarebbe punita qualunque condotta di fruizione del frutto del reato presupposto. Così congeniata, la norma sarebbe venuta meno al proprio scopo dichiarato di evitare l’introduzione di capitali di provenienza illecita nell’economia del Paese ed avrebbe totalmente travolto un principio cardine del diritto penale per cui non si può essere puniti due volte per lo stesso fatto. Anche il ladruncolo che avesse trasferito il profitto di qualche centinaio di euro del proprio furto, sarebbe incorso – prosegue la nota – nel reato di autoriciclaggio, con la conseguenza, tra l’altro, di un rapido ed insensato aumento della popolazione carceraria con i perversi effetti di sovraffollamento giá sanzionati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo".