Una norma contenuta nella Legge di Stabilità farà, molto probabilmente, infuriare milioni di pensionati: l’erogazione dell’assegno previdenziale slitterà dal primo al decimo giorno di ogni mese (dal giorno successivo se il 10 del mese è un festivo). Il provvedimento dovrebbe scattare dal primo gennaio dell’anno prossimo, ed è stato realizzato con la finalità di razionalizzare ed uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni corrisposte dall’Inps. Riguarderebbe non solo le pensioni di anzianità, ma anche le pensioni e le indennità civili e di accompagnamento e le rendite vitalizie legate all’assicurazione contro gli infortuni.
L’iniziativa sta mettendo sul piede di guerra i diretti interessati, secondo cui il differimento provocherà molti disagi: la pensione, infatti, è necessaria per chi la riceve per onorare le tipiche scadenze fisse, quali l’affitto, le rate di un mutuo o di un prestito che, normalmente, decorrono a partire da ben prima del 10 del mese. La stessa norma prevede, infine, che l’Inps debba emettere un unico pagamento “ove non esistano cause ostative” nei confronti dei beneficiari di più trattamenti.