Milano: fuori dalle secche della crisi, sempre più concreti i segnali di un mercato immobiliare in ripresa

Il mercato immobiliare residenziale a Milano sembra uscito definitivamente dalla fase negativa. Ad annunciarne il risveglio è il Centro Studi di Casa.it, che ha incrociato i dati dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite con le informazioni sull’andamento dei prezzi al metro quadro e sugli orientamenti di domanda e offerta estrapolati dagli oltre 32.000 annunci immobiliari pubblicati dal portale relativi alla città. Per la prima volta dopo diversi anni, il mercato immobiliare nel capoluogo lombardo potrebbe segnare una crescita degli scambi per ben due anni consecutivi (il 2013 si era chiuso con un +3,4% sul 2012), attestandosi sopra le 15.000 case vendute. Anche il terzo trimestre 2014 si è chiuso positivamente facendo segnare un più che confortante +5,2% in termini di compravendite. L’inversione di tendenza si è fatta sentire anche in provincia, dove l’incremento rispetto al 2013 è stato del 2,7%. Milano, ha sempre anticipato i trend del settore per il resto d’Italia e anche stavolta sembra confermarsi questo processo, dato che per tutte le principali città i dati sono tornati positivi.
Andamento dei prezzi
Nei primi nove mesi dell’anno i prezzi delle abitazioni in vendita a Milano sono diminuiti di appena l’1,4%. Di contro, nello stesso periodo i prezzi espressi da chi cerca casa hanno subito un ridimensionamento del 6,9%. Perciò, nonostante il ritrovato vigore delle compravendite, il gap tra le quotazioni dei venditori da quelle dei potenziali acquirenti resta molto ampio, superando il 12%. Casa.it colloca l’attuale punto ottimale d’incontro tra le richieste delle parti (Key Market Price) intorno ai € 3.750 al mq.
Dove si concentra l’offerta di case Dall’analisi delle offerte presenti sul portale Casa.it emerge che oggi la disponibilità di abitazioni in vendita a Milano si concentra soprattutto in quartieri periferici o semi-centrali come Ripamonti, Bovisa-Affori e Città Studi. È in rapida crescita, tuttavia, l’offerta nei quartieri Fiera-Sempione e Garibaldi-Isola, trainata dalle grandi operazioni di riqualificazione urbanistica Citylife e Porta Nuova. Affori-Bovisa è al momento l’area più richiesta negli annunci di chi cerca un immobile da acquistare, tallonata da presso da Fiera-Sempione, Garibaldi-Isola, Forlanini-XXII Marzo e Repubblica, tutti quartieri con un elevato indice di richieste. Bilocali e trilocali rappresentano di gran lunga (57%) l’orientamento prevalente tra quanti intendono acquistare casa a Milano, seguiti dai quadrivani (18%), dai monolocali (17%) e dai 5 vani o più (10%).
La richiesta per i diversi tagli immobiliari si sposta da zona a zona della città seguendo criteri di comodità/funzionalità o di mera disponibilità di spesa. La domanda di monolocali, ad esempio, si concentra nei quartieri di Città Studi (28%), Affori-Bovisa (28%) e Greco-Bicocca (22%), in corrispondenza dei poli universitari, ad indicare che anche la domanda per investimento non è poi del tutto scomparsa. Per i bilocali e i trilocali la ricerca è pressoché uniforme in tutta l’area urbana. Per metrature inferiori si nota una lieve prevalenza dei quartieri periferici e semi-centrali legata a prezzi al metro quadro più avvicinabili, mentre per gli appartamenti di 3 locali c’è maggiore attenzione a soluzioni abitative più raffinate in quartieri come Garibaldi-Isola (25%), Fiera-Sempione (23%) e Forlanini-XXII Marzo (20%).
Al crescere della metratura cercata l’attenzione al budget lascia il posto alla collocazione centrale o di prestigio dell’abitazione. Non a caso, le zone più gettonate da chi è orientato all’acquisto di un quadrivano sono Brera (27%) e Magenta (22%), ma con Fiera-Citylife (20%) e Garibaldi-Porta Nuova (18%) in piena ascesa. L’élite interessata a una nuova collocazione abitativa da 5 o più vani oggi focalizza la propria ricerca in quartieri di pregio come Magenta-Monti, Quadrilatero della Moda, Brera e Pagano.
“L’incremento nelle compravendite concluse è senz’altro un fatto positivo in una città che più di altre ha pagato dazio nel passaggio dall’euforia pre-crisi alla prolungata stagnazione del mercato” – osserva Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it. “L’incremento quantitativo e qualitativo dell’offerta collegato all’avanzamento dei grandi interventi di riqualificazione urbanistica ha sicuramente contribuito a questa ritrovata dinamicità, così come l’avvicinarsi all’inaugurazione dell’Expo. Va detto, però, che la tendenza deve ancora consolidarsi e che ci sono nodi tuttora da sciogliere per garantire maggiore equilibrio e fluidità