Benché preoccupati per il futuro e attenti alle spese non essenziali, gli italiani non sono disposti a rinunciare al sogno della casa in montagna. La conferma che il mercato delle seconde case nelle principali località dell’arco alpino resiste alle bufere della crisi congiunturale, arriva dal portale immobiliare Casa.it, che ha esaminato i dati provenienti dal suo database, basati sulle richieste e sulle offerte di immobili in vendita incrociate con il numero di transazioni registrate dall’Agenzia delle Entrate, al fine di “fotografare” i trend e le opportunità di affari agli inizi della stagione bianca. Rispetto agli ultimi anni – in cui trovare una località montana in positivo, non solo in termini di domanda, ma soprattutto di compravendite era diventato un vero e proprio evento – la stagione 2013/2014 sta dando finalmente dei segnali di risveglio, soprattutto in termini di scambi. Sui 260 principali comuni montani a vocazione prettamente turistica circa il 15% ha di fatto registrato un aumento delle compravendite, mentre oltre il 45% ha richieste di acquisto in crescita rispetto a novembre 2013. Sono dati ancora “acerbi” ma che contribuiscono a tratteggiare uno scenario meno fosco rispetto a quello a cui siamo stati abituati negli ultimi 6/7 anni.