La difesa dei risparmiatori è tra le principali missioni di Confconsumatori, che ha recentemente ottenuto due importanti risultati. A Milano un obbligazionista Cirio ha ottenuto, grazie ai legali dell’associazione, la restituzione di oltre 18 mila euro da parte della Banca che non lo aveva informato correttamente al momento dell’acquisto dei titoli. A Prato, invece, una famiglia ha ottenuto lo storno di oltre 1000 euro di interessi illegittimamente richiesti da una finanziaria per l’acquisto di un’automobile.
MILANO, CIRIO – Il Tribunale di Milano ha condannato una Banca a risarcire a un consumatore 18.000 euro, oltre interessi legali, per non averlo informato in occasione dell’ordine di acquisto che le obbligazioni non erano emesse da Cirio S.p.a., bensì da Cirio Finanziaria S.p.a. L’avvocato Martino Bianchi di Confconsumatori Milano ha tutelato in giudizio il risparmiatore: «Solo l’esatta denominazione dell’emittente, lo strumento finanziario oggetto dell’ordine di acquisto, consente all’investitore di valutare adeguatamente il rischio che egli si assume con l’investimento. La denominazione “Cirio S.p.a.” induceva scorrettamente l’investitore a ritenere di disporre un investimento "sicuro", in quanto relativo ad una società che operava esclusivamente nel settore industriale agroalimentare e dotata di un solido patrimonio in grado di garantire gli obblighi assunti. La corretta denominazione “Cirio Finanziaria S.p.a.” avrebbe consentito all’investitore di comprendere che si trattava di un investimento tutt’altro che sicuro, sia perché avrebbe rivelato che Cirio operava anche nel settore finanziario, settore assai più rischioso di quello industriale, sia in quanto perché avrebbe rivelato l’oggetto specifico della negoziazione». Tutti coloro che hanno interrotto la prescrizione del diritto al risarcimento del danno, entro dieci anni dal default del Cirio (novembre 2002), possono agire contro l’intermediario.
PRATO, FINANZIARIA – Grazie al punto informativo della Confconsumatori presente al Centro Commerciale dei Gigli una famiglia di Prato si è vista stornare la bella cifra di euro 1.197,18 illegittimamente richiesta da una nota finanziaria collegata ad una azienda automobilistica. Come accade spesso in questo momento storico di crisi, un pratese aveva attivato un finanziamento per far fronte all’acquisto di un’automobile per le necessità familiari. Tuttavia, nonostante le rate venissero regolarmente pagate come da piano, la finanziaria imponeva interessi moratori esorbitanti (1.197,18 euro) a seguito del ritardo nel pagamento di una sola rata. Il legale di Confconsumatori Prato, Priscilla Martini, ha stornato tale cifra ed inviato al consumatore la dichiarazione di fine credito con il quale attestava che il credito esistente sulla vettura era completamente estinto.