Senza local tax, dal 2015 l’aliquota Tasi sulla prima casa fino al 6 per mille

Se, come pare di capire, l’introduzione della local tax dovesse effettivamente slittare al 2016, l’anno prossimo, denuncia la CGIA, le famiglie correranno il pericolo che l’aliquota Tasi sulle abitazioni principali aumenti fino al 6 per mille. La legge che ha istituito il tributo sui servizi indivisibili sulla prima casa è molto chiara: per il primo anno di applicazione, il 2014 per l’appunto, l’aliquota base è prevista all’1 per mille, mentre quella massima può arrivare fino al 2,5 per mille per salire ulteriormente fino al 3,3 per mille nel caso in cui il Comune introduca delle detrazioni a favore delle famiglie meno abbienti; tuttavia, a partire dal 2015, la legge prevede che l’aliquota possa addirittura salire fino al 6 per mille.

“Questa ultima ipotesi – fa sapere il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – pareva scongiurata con l’introduzione della local tax che dall’anno prossimo avrebbe dovuto assorbire Tasi ed Imu. Se il debutto della local tax dovesse effettivamente slittare al 2016, così come riportato dalle fonti parlamentari di questi giorni, l’anno prossimo corriamo il pericolo di subire un aumento boom della Tasi sulla prima casa. Infatti, con l’ulteriore contrazione dei trasferimenti che i Comuni subiranno con la legge di Stabilità 2015, i Sindaci non avranno altra scelta: dovranno agire sulla leva fiscale, molto probabilmente ritoccando all’insù l’aliquota Tasi”.

I Comuni che hanno applicato quest’anno l’aliquota massima del 3,3 per mille hanno incassato mediamente 347 euro per un’abitazione di tipo civile A2; nel caso in cui l’anno prossimo l’aliquota venga aumentata al 6 per mille, i proprietari di prima casa pagheranno 631 euro: praticamente quasi il doppio. La stessa cosa si verificherà per un’abitazione di tipo economico A3: dai 233 euro pagati quest’anno si raggiungeranno i 424 euro nel 2015.

Molto peggio, ovviamente, andranno le cose per i proprietari di prima casa che nel 2014 hanno dovuto applicare aliquote inferiori al 3,3 per mille. Alla luce del fatto che l’aliquota media Tasi applicata quest’anno è stata del 2,3 per mille, l’eventuale incremento al 6 per mille farebbe schizzare il gettito riferito ad un’abitazione A2 da 242 euro pagati nel 2014 a 631 euro da versare nel 2015 (variazione + 160 %). Per un A3, invece, si passerebbe dai 134 euro di quest’anno ai 424 euro da versare l’anno prossimo (variazione + 216,4%).