Addio alle vecchie Poste Italiane (P.I.)? Sì, mantenendo il monopolio, però. Le raccomandate, per esempio, sono un servizio effettuato da Poste Italiane ma se non si possono ritirare al momento della consegna nella propria abitazione (è noto che tutti stanno a casa durante le ore lavorative) occorre recarsi presso un ufficio centralizzato, il che significa aumento delle file e mezza giornata di lavoro persa. La posta ordinaria, secondo le previsioni di P.I., dovrebbe avvenire sempre più con strumenti telematici, ma la digitalizzazione del nostro Paese è ancora da attuare, visto che in graduatoria siamo il lumicino d’Europa, e ci sono 16 milioni di pensionati che di sistemi telematici ne sanno poco. Nel frattempo, in previsione di una posta celere si prevedono aumenti tariffari. Nei fatti P.I. si sta trasformando in una banca, con interesse a piazzare i propri prodotti. Tanto vale che le P.I. si privatizzino completamente e si mettano sul mercato senza mantenere situazioni di moopolio. La concorrenza deciderà il futuro.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc