Dopo che nei giorni scorsi Federdistribuzione e Camera di Commercio anno chiesto alla Conferenza delle Regioni l’anticipazione dei saldi al 3 gennaio perchè, a loro detta, ci sarebbe un incremento di 1,7 miliardi di euro che aiuterebbe i loro associati a soffrire un po’ meno, alcune organizzazioni regionali dei commercianti si sono mosse per conto loro e stanno arrivando a ripetizione i risultati: è tutto un fiorire di Regioni che stabiliscono l’avvio dei saldi al prossimo 3 gennaio. Quindi quest’anno, oltre alle gag pubblicitarie sulla “magia del Natale che rende tutti più buoni”, ci sorbiremo anche le gag di soddisfazione delle varie associazioni di commercianti che potranno dire ai propri associati di essersi impegnati per il loro tornaconto economico. Ma in entrambi i casi si tratta di una magia farlocca. Nel primo caso (la magia del Natale), si tratta di una pura balla culturale, commerciale e politica: un metodo per far sì che in tanti, con gli occhi e la mente annebbiati da cantilene pubblicitarie di questa o quell’altra azienda, cosi’ come di questo o quell’altro politico, dovrebbero essere portati a sentirsi piu’ buoni e quindi a spendere di piu’ e a meglio digerire le malefatte dei malfattori a capo di governi ed amministrazioni, mentre: prima di Natale, il giorno 16 con precisione, si e’ rinnovata la piu’ grande estorsione legale da parte del Fisco sulle proprietà dei sudditi, mentre in Italia e nel resto del mondo (cristiano o meno, poco importa), la gente continua a scannarsi in nome della superiorità del proprio dio, sia esso “dio denaro” che “dio potere” o “dio che ti farà star bene solo dopo che sarai morto”. Nel secondo caso (la magia dei saldi), si tratta di una ulteriore balla economica e politica. Sfidiamo chiunque a trovare un negozio o una attivita’ che non faccia sconti e promozioni prima dei saldi, mentre questi ultimi rappresentano solo una cantilena stonata in cui le associazioni di commercianti, in combutta con lo Stato, fanno credere di fare qualcosa di utile per i loro associati o per (nel caso dello Stato) i loro sudditi. L’importante -per loro- è che qualcuno ci creda, perchè il rinnovo della finzione amministrativa e associativa e’ elemento portante perchè chi ha il potere continui ad averlo… tanto, chi potrebbe scardinarli, purtroppo (diciamo noi) lo fa essenzialmente con la non-partecipazione, il disinteresse e, sostanzialmente, con una delega in bianco a chi ha gia’ ampiamente dimostrato di saperne solo abusare (basti guardare i cali vertiginosi dei partecipanti alle elezioni). Cosa succede alla fine delle magie (natalizie e dei saldi)? Niente! Tutto rimane come era durante la magia e prima della stessa. Per alcuni -quelli che culturalmente ed economicamente si saranno fatti abbindolare- si sara’ trattato di un attimo di vita vissuto nella propria illusione, pur se creata ad arte di chi quotidianamente è, in un qualche modo, il loro carnefice. Nel secolo scorso qualcuno lottava per “la fantasia al potere”… per ora dobbiamo accontentarci della “illusione al potere”. Per stare meno male, al momento, è importante quantomeno prendere coscienza di questa situazione.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc