di Roberto Malini
Ogni anno l’Italia spende un "mare" di euro – milioni e milioni – in fondi europei per il soccorso e l’accoglienza riservati ai migranti. Nella dura realtà, profughi e migranti raggiungono le nostre coste su barconi malandati o con altri pericolosi mezzi di fortuna. Neanche un solo euro viene investito per migliorare le loro disperate condizioni di viaggio. Ai migranti che sopravvivono alle traversate, poi, sono riservate condizioni inumane nei centri per l’immigrazione (Cie, Cda e Cara). Lo stesso avviene successivamente con chi ottiene protezione internazionale o asilo, che è costretto a vivere come un mendicante. Se il denaro venisse speso correttamente, ridurremmo le morti in mare e riserveremmo una speranza di vita dignitosa a chi fugge da persecuzioni, guerre e carestie. Semplice a dirsi, ma così difficile – chissà perché? Forse "Mafia Capitale" può darci qualche indicazione a riguardo… – a mettersi in pratica…