TFR IN BUSTA PAGA. Entro il 31 gennaio saranno stabilite le modalità di attuazione

La Legge di Stabilità 2015 prevede che i lavoratori dipendenti del settore privato, che abbiano un rapporto di lavoro in essere presso lo stesso datore di lavoro da almeno sei mesi, possano percepire mensilmente in busta paga la quota maturanda del trattamento di fine rapporto, compresa quella eventualmente destinata alla previdenza complementare.

Entro il 31 gennaio 2015, infatti, dovrà essere emanato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce come dovrà essere attuata questa possibilità che, ricordiamo, sarà irrevocabile fino al 30 giugno 2018.

I datori di lavoro che non intendono corrispondere immediatamente con risorse proprie la quota del TFR ai lavoratori possono accedere ad un finanziamento assistito dal Fondo di garanzia istituito presso l’INPS, nonché da garanzia dello Stato.

Per i datori di lavoro con meno di 50 addetti che non optino per detta modalità di accesso al credito e per datori di lavoro con numero di addetti pari o superiore a 50 è previsto, in proporzione alle quote di TFR percepite dai lavoratori come parte integrativa della retribuzione, il riconoscimento delle misure compensative di carattere fiscale e contributivo.