L’Unione europea ha legittimato sgomberi, persecuzione e procedure di allontanamento nei confronti di milioni di Rom senza risorse economiche e di tutti i cittadini comunitari indigenti. Per ottenere la residenza, condizione necessaria per spostarsi e permanere in uno stato membro dell’Ue (oltre il periodo considerato "turistico"), un cittadino deve disporre di risorse economiche sufficienti e dimostrabili, come indicato dalle linee guida della Commissione europea (COM (2009)313 final del 02/07/2009). Relativamente alla copertura sanitaria, l’attuale normativa comunitaria prescrive un’assicurazione sanitaria che copra i rischi nel territorio nazionale. Le sopra citate linee guida della Commissione europea esigono anche da parte di chi è povero ed emarginato una totale copertura assicurativa, privata o pubblica, contratta nello Stato membro ospitante o altrove, nella misura in cui offre una copertura completa e non crea un onere per le finanze pubbliche dello Stato membro ospitante. Poiché gli stati membri non riconoscono copertura a un cittadino proveniente da un altro stato, se non ha la residenza (e quindi ricchezze personali oppure una casa e un lavoro), attualmente tale cittadino è obbligato a sottoscrivere un’assicurazione privata per se e i propri familiari, che costa migliaia di euro ogni anno. La libera circolazione – base giuridica del progetto Unione europea – è così terminata e di fatto viene cancellato un diritto fino a ieri inalienabile: quello di di lasciare il proprio paese per spostarsi in un altro, godendo degli stessi diritti, sancito anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La vigente normativa europea impedisce ai difensori dei diritti umani qualsiasi azione civile per evitare sgomberi e persecuzione dei cittadini comunitari poveri ed emarginati. Il Gruppo EveryOne rivolge un appello urgente al Parlamento europeo affinché sia interrotta la persecuzione istituzionale dei Rom e dei cittadini emarginati e indigenti. L’organizzazione umanitaria chiede che alla normativa repressiva attuale venga sostituita da leggi che tutelino i più deboli. Il Gruppo EveryOne chiede all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di appoggiare l’appello all’Unione europea, per evitare che la civiltà europei sprofondi in un clima di intolleranza e crudeltà che già oggi somiglia a quello che, nel secolo scorso, annientò i diritti delle minoranze più vulnerabili.