Confcommercio su Def: Ora tutti i risparmi per ridurre le tasse

"L’intenzione del Governo di non far scattare le clausole di salvaguardia nel 2016, eventualità che comporterebbe aumenti di tributi per oltre 70 miliardi di euro complessivi nel triennio, di cui 54 dovuti all’aumento delle aliquote Iva, va nella giusta direzione, quella da sempre indicata da Confcommercio. C’è, dunque, piena consapevolezza che maggiori tasse implicano minore crescita, la merce più preziosa per restituire un po’ di benessere alle famiglie italiane e per ridurre l’area della povertà assoluta, ormai estesa a oltre 6 milioni di cittadini. E’, però, necessario – prosegue Confcommercio – che la maggior parte delle risorse utili a disinnescare tale meccanismo provengano dal taglio immediato di sprechi e inefficienze nella spesa pubblica, destinando eventuali e probabili risparmi sul costo del debito alla riduzione generalizzata della pressione fiscale su famiglie e imprese. Questo – conclude Confcommercio – contribuirebbe a rafforzare le tendenze di ripresa dei consumi e dell’economia nel complesso che si stanno manifestando ancora troppo debolmente".