La Ue promuove il Def. In Italia cresce lo scontro sul “tesoretto”

Pensionati e poveri. Famiglie e politiche per la natalita’. Ricerca e coperture per il Jobs Act, fino alla proposta, targata Dario Franceschini, di istituire un bonus fiscale per il restauro delle facciate dei palazzi. Nel giorno in cui l’Europa, per voce del vicepresidente della Commissione Valdis Dombroviskis, ‘benedice’ la scelta del governo di dedicare risorse (in deficit) a ben definite priorita’, non si ferma la corsa ad accaparrarsi il ‘tesoretto’ spuntato tra le pieghe del bilancio dello Stato. Una provvista da 1,6 miliardi che l’Italia, dice Dombrovskis, puo’ usare "per alcuni interventi prioritari. La cosa importante – sottolinea pero’ – e’ che siano rispettati gli obiettivi di risanamento". Il numero due dell’esecutivo europeo premette le sfide dell’alto debito, della bassa produttivita’ e competitivita’ e della disoccupazione "troppo alta" che pesano sull’economia italiana, una realta’ fotografata anche dai dati Ocse che indicano una disoccupazione ancora in aumento al 12,7%, con quella giovanile al 42,6%. Dombrovskis spiega comunque che a Bruxelles "siamo fiduciosi che l’Italia raggiungera’ i suoi obiettivi sia di bilancio che nelle riforme strutturali" e che riuscira’ a trovare la chiave di volta per una crescita piu’ robusta e la creazione di posti di lavoro. Certo la Commissione promuove l’accelerazione sulle riforme ma si riserva di "entrare nel dettaglio del Def per esprimere una valutazione", che arrivera’ a maggio, anche sulla richiesta di utilizzare la clausola sulle riforme e ottenere ancora flessibilita’, che l’Italia chiede, ribadisce il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, proprio in virtu’ del "forte impegno" a rimuovere "gli ostacoli strutturali", in un percorso che portera’ "via via a una crescita piu’ sostenuta". L’incontro con il commissario Ue, dice Padoan, ha confermato "forte unita’ di vedute". E dunque c’e’ spazio per l’intervento pro-crescita annunciato dal premier Matteo Renzi: anche grazie al quantitative easing della Bce, che abbassa il costo per rinnovare le emissioni di debito, all’euro debole e con l’aiuto dei prezzi petroliferi vicini ai minimi, nel Def il governo ha migliorato a 0,7% la nuova stima del Pil per quest’anno. Lasciando invariato il target di deficit/Pil al 2,6%, si liberano dunque risorse per stimolare la crescita, fermi restando gli impegni presi dall’Italia, che si condensano nel pareggio strutturale di bilancio atteso per il 2017. Il governo intanto si e’ preso qualche settimana per riflettere bene sull’allocazione di queste risorse straordinarie, ma con ogni probabilita’, nonostante le accuse che gia’ piovono dalle opposizioni di ‘spot’ preelettorali, il decreto che indichera’ la destinazione del tesoretto arrivera’ nel giro di un mese, prima, insomma, dell’appuntamento con le amministrative. L’orientamento generale, ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (che a sua volta ha incontrato Dombrovkis confermando l’impegno nell’attuazione del Jobs Act) è "riferibile alle problematiche sociali più acute", e tra queste "persone che non hanno il lavoro, famiglie povere con piu’ figli" e anche "chi perde il lavoro ed e’ avanti con l’età e non arriva al pensionamento". Al vaglio ci sono diverse ipotesi (dal rafforzamento dell’Asdi, il nuovo sussidio di disoccupazione per chi non ritrova presto lavoro, al finanziamento del piano contro la poverta’), mentre all’interno dell’esecutivo ci sarebbe anche chi caldeggia un intervento in favore dei pensionati, innalzando la ‘no tax area’, ora a 7.500 euro, agli 8mila dei lavoratori. Tra le priorità, dice il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, c’è anche "la scuola". E su questo terreno il governo starebbe valutando, spiegano dalla maggioranza, ipotesi che riguardano il potenziamento dei proget.