Fondo “Olinda”: esposto da Confconsumatori

Confconsumatori ha depositato presso la Consob un esposto con il quale si chiede di accertare se vi siano state condotte penalmente rilevanti da parte dei dirigenti della Prelios Sgr S.p.A., nella gestione del Fondo Immobiliare "Olinda".

La vicenda ha visto coinvolti migliaia di risparmiatori che hanno acquisito quote del Fondo Immobiliare, ritenuto investimento sicuro ed a basso rischio, perché legato alla esistenza di immobili, peraltro messi a reddito con contratti di locazione. È accaduto che, alla scadenza dell’investimento, i risparmiatori hanno subito perdite patrimoniali ingenti che, nei casi più gravi, sono giunte anche al 60% dell’importo originariamente versato.

Confconsumatori, difesa dagli avvocati Luca Baj, Antonio Pinto e Mauro Guizzardi, ha chiesto alla Consob, di verificare se vi siano stati eventuali artifici e/o condotte illegittime nella gestione del Fondo dalla costituzione alla liquidazione. Particolare attenzione dovrà essere data alle rendicontazioni periodiche, e alle modalità con cui si è proceduto alla liquidazione dei beni del Fondo, laddove stime elevate possano aver favorito la SGR nell’incasso di commissioni, mentre lo sconto sproporzionato, rispetto alle stime, concesso all’acquirente nel contratto di liquidazione finale è stato scaricato unicamente sui risparmiatori.

L’Avvocato Luca Baj sottolinea: «Laddove dovessero emergere responsabilità, per i risparmiatori sarà possibile richiedere alla Prelios SGR S.p.A. il risarcimento dei danni subiti».

Aspramente criticato, inoltre, dai quasi 400 quotisti riuniti da Confconsumatori (titolari di oltre 65mila quote) anche l’atteggiamento di Prelios nei confronti degli investitori. La società, infatti, non aveva ritenuto opportuno informare gli investitori della vendita in blocco ad Axa. E, nonostante le richieste da parte dei quotisti rappresentati da Confconsumatori, Prelios non ha mai voluto confrontarsi con gli investitori, opponendosi anche alla convocazione dell’Assemblea. Neppure il Comitato Consultivo, garante della tutela degli investitori, ha mai richiesto alcun chiarimento sull’operazione.