Peggiora la fiducia dei consumatori a maggio, rimane sostanzialmente stabile per le imprese. E’ quanto rileva l’Istat registrando una diminuzione per l’indice dei consumatori a 105,7 da 108 di aprile e per quello delle imprese a 102 da 102,1. Si tratta per entrambi del secondo calo consecutivo dopo i record toccati a marzo (ai massimi da maggio 2002 per i consumatori e da luglio 2008 per le imprese). Per le aziende sono in calo gli indici di tutti i raggruppamenti tranne i servizi di mercato. La fiducia del manifatturiero scende a 103,5 da 104,0, quella delle imprese di costruzione a 111,8 da 113,3 e quella del commercio al dettaglio a 104,3 da 105,9. Per i consumatori si riducono tutte le componenti del clima di fiducia: economica, personale, corrente e futura. Sono in peggioramento, inoltre, i giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese e le aspettative sulla disoccupazione. Nelle imprese manifatturiere, sottolinea l’Istat, migliorano le attese di produzione ma peggiorano i giudizi sugli ordini. Nelle costruzioni migliorano i giudizi sugli ordini o piani di costruzione ma peggiorano le attese sull’occupazione. Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sugli ordini mentre peggiorano le attese sull’andamento generale dell’economia. Nel commercio al dettaglio, infine, peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti sia le attese sulle vendite future e sono giudicate in accumulo le giacenze di magazzino.