Il “pacchetto” lavoro pronto al varo

La riforma degli ammortizzatori sociali, l’Agenzia unica ispettiva, l’Agenzia nazionale per l’impiego, la revisione dei controlli a distanza e delle mansioni e un pacchetto di semplificazioni sempre in materia di lavoro. Oltre alle novita’ per il congedo parentale, con l’allungamento del tempo per beneficiarne. Sono questi i punti affrontati nei decreti che completano l’attuazione del Jobs act e che dovrebbero arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri che è stato convocato per il tardo pomeriggio di oggi e che attende ancora la conferma in quanto a ordine del giorno. Ecco allora le linee che caratterizzano ciascuno dei decreti.

RIVOLUZIONE CIG. Un nuovo tetto per la durata massima della cassa integrazione guadagni (24 mesi ma in un ‘quinquennio mobile’), con contributi proporzionati all’utilizzo della cig, quindi piu’ alti per le imprese che la usano di piu’, insieme ad una riduzione per tutte dell’aliquota ordinaria versata mensilmente. Un premio, in termini di mesi di cig in piu’, per le imprese che ricorrono alla solidarieta’. In un meccanismo di ‘bonus-malus’. Estensione, attraverso un contributo ad hoc, della cassa anche alle Pmi (oltre 5 dipendenti), finora tutelate attraverso la cassa in deroga a carico della fiscalita’ generale.

AGENZIA UNICA PER LE ISPEZIONI DEL LAVORO. Il nuovo organismo integrera’ i servizi ispettivi di ministero del Lavoro, Inps e Inail. Si razionalizzera’ la rete presente sul territorio e cio’ determinera’ anche dei movimenti a livello di personale. L’operazione dovrebbe anche portare a dei risparmi in termini di
spesa pubblica.

AGENZIA NAZIONALE OCCUPAZIONE. Istituzione di un’Agenzia nazionale per l’occupazione, partecipata da Stato, regioni e province autonome, vigilata dal ministero del Lavoro. Si prevede anche il coinvolgimento delle parti sociali nella definizione delle linee di indirizzo generali dell’azione della nuova Agenzia, che avra’ competenze gestionali in materia di servizi per l’impiego, politiche attive e Aspi.

SEMPLIFICAZIONI E CONTROLLI A DISTANZA. Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici in materia di lavoro, con particolare riguardo alle dimissioni in bianco e al Durc. Il tutto passando anche per i canali digitali, che avranno spazio anche in tema di controlli a distanza (a proposito si parla della possibilita’ per i datori di lavoro di sorvegliare sull’utilizzo di dispositivi tecnologici, come tablet e smartphone, a disposizione dei dipendenti).

CONCILIAZIONE TEMPI VITA E LAVORO, PIU’ TEMPO PER CONGEDO. Il decreto, manca solo l’ok definitivo, allunga il tempo per fruire del congedo parentale facoltativo portandolo da 3 a 6 anni e da 8 a 12 anni di eta’ del bambino rispettivamente per quello retribuito al 30% e per quello non retribuito, la cui durata resta comunque di 6 mesi. Inoltre si riduce da quindici a cinque giorni il periodo di preavviso al datore di lavoro. In arrivo anche la possibilita’ di ‘trasformare’ il congedo parentale in part-time al 50%.

RIORDINO FORME CONTRATTUALI, ADDIO A CO.CO.PRO DAL 2016. Anche in questo caso serve solo il lascia passare del Cdm. Si prevede il superamento dei contratti di collaborazione a progetto dal 2016 e dell’associazione in partecipazione. Si punta sul lavoro subordinato Per i voucher il tetto annuo passa da 5.000 a 7.000 euro. Riguardo alle mansioni, si prevede che, nei casi di ristrutturazione o riorganizzazione l’impresa potra’ modificare le mansioni del lavoratore anche sul livello di inquadramento inferiore, senza modificare il trattamento economico, fatta eccezione per quello accessorio.