Dopo il caso di Veneto Banca, sul quale è già puntato il faro di Consob, si apre altro triste capitolo in materia di svalutazioni “selvagge”: come nel caso di Veneto Banca, anche le azioni di Banca Popolare di Vicenza sono precipitate, perdendo oltre il 20% del loro valore. Le due banche popolari che da anni parlano di fusione, condividono già il malcontento degli azionisti e il terremoto interno, conseguente al decreto Renzi che impone la trasformazione in S.p.A. Confconsumatori, forte dell’esperienza decennale in materia di “Risparmio tradito” sta già assistendo alcuni azionisti delle due banche.
Nel mirino delle azioni che intende intraprendere Confconsumatori c’è anche il Regolamento di Bankitalia pubblicato l’11 giugno scorso, che prevede: «La facoltà di limitare o rinviare, in tutto o in parte e senza limiti di tempo, il rimborso delle azioni del socio uscente per recesso». Con riferimento a tale grave limitazione dei propri diritti, Confconsumatori invita tutti i piccoli azionisti a partecipare all’Assemblea dei soci e a votare contro l’introduzione di tale divieto di recesso, che congelerebbe per lungo tempo i risparmi degli azionisti.
L’associazione, inoltre, sta ricevendo diverse segnalazioni di risparmiatori che hanno ricevuto presso le Filiali pressioni per acquistare azioni unitamente alle domande di fido o di mutui e ricorda che questo tipo di condotte è sanzionabile in via civilistica con l’invalidità.
Anche l’Ufficio Ispezioni della Consob, peraltro, sta indagando sulle modalità di vendita delle azioni di Veneto Banca, al fine di chiarire se sono state rispettate le regole di collocamento Mifid, a tutela dei risparmiatori. «È altresì importante – ricorda l’avvocato Antonio Pinto, componente del direttivo nazionale di Confconsumatori – la corretta azione di molti sindacati bancari che, con loro volantini e circolari hanno denunciato la prassi, secondo cui i dipendenti venivano spinti a proporre l’acquisto di azioni della Banca, contestualmente al rilascio di concessioni di credito. Pertanto invitiamo i risparmiatori a segnalarci casi analoghi per comunicarli alla Consob».
Confconsumatori sta valutando le opportune azioni da intraprendere, anche in base all’esito delle indagini in corso. Nel frattempo gli azionisti possono richiedere informazioni e assistenza compilando il modulo online a questo link e rivolgendosi alle sedi territoriali di Confconsumatori.