Iniziò nel 1950 e fini’ nel 1984, senza ottenere i risultati sperati: lo sviluppo economico del meridione d’Italia. Parliamo della Cassa per il Mezzogiorno. Ora ci risiamo. Dopo il rapporto della Svimez, del cui contenuto abbiamo qualche perplessità, gli appelli dei Saviano di turno e le dichiarazioni del ministro allo Sviluppo Economico, Federica Guidi, che promette 80 miliardi per rilanciare il Mezzogiorno, è indispensabile far tesoro del passato: non serve più spesa pubblica per "rilanciare" il Sud. L’esperienza del passato ha dimostrato il contrario (vedi le acciaierie di Bagnoli e il mancato, per fortuna, polo siderurgico di Gioia Tauro). Secondo uno studio della Banca d’Italia, ad ogni euro di imposte pagate nel meridione ne corrispondono due e mezzo di spesa pubblica. Continuare così non ha senso. E’ gettare i soldi del contribuente dalla finestra. Meno burocrazia, meno fisco, meno criminalità, meno assistenzialismo. Questi dovrebbero essere gli "aiuti" dello Stato. Continuare con gli stanziamenti a pioggia non servira’ a nulla, e’ spreco di denaro pubblico, cioe’ nostro.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc