Ammonta a oltre un milione di euro il volume d’affari complessivamente nascosto al fisco nel corso degli ultimi cinque anni, da un ristoratore, che ha sottratto IVA alle casse
pubbliche per circa 100 mila euro. L’esercente, nonostante gestisse ben due ristoranti sulle colline coneglianesi, frequentati da numerosa clientela, soprattutto giovanile, non presentava alcun tipo di dichiarazione fiscale. A scoprire l’evasore “totale” sono stati i Finanzieri della Brigata di Vittorio Veneto, grazie ad un’accurata attività di controllo del territorio finalizzata a individuare soggetti economici a più alta pericolosità fiscale. Durante l’accesso presso la sede del locale, i militari della Guardia di Finanza trevigiana hanno rinvenuto appunti manoscritti e la classica agenda delle prenotazioni, da cui sono riusciti a ricostruire compiutamente il giro di clienti del ristorante nonché l’ammontare complessivo dei corrispettivi. Inoltre, è stato appurato che, alle numerose ricevute emesse nei confronti dei vari clienti, non è mai seguita la presentazione di alcuna dichiarazione fiscale. L’insieme delle violazioni rilevate, che costituiscono reato, ha portato alla segnalazione del rappresentante legale della società alla Procura della Repubblica di Treviso. Gli sforzi della Guardia di Finanza sono tesi ad arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, non solo per l’affermazione del valore del rispetto delle regole ma anche per la giusta tutela di imprese, artigiani e professionisti che operano nella piena osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi, svolgendo attività “in nero”, fa concorrenza sleale.