FERMATI TRE SOGGETTI ITALIANI CHE ERANO IN PROCINTO DI EFFETTUARE UNA RAPINA

Nel corso della quotidiana attività di Vigilanza extra doganale dei confini terrestri italo-svizzeri e di controllo economico del territorio svolta nella circoscrizione di competenza, al fine di
reprimere il contrabbando di merce, l’illecito movimento transfrontaliero di valuta, il traffico di stupefacenti e di armi, nonché di garantire un presidio a contrasto dell’immigrazione clandestina e degli altri traffici illeciti in genere, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo, fermavano nella notte tra il 23 e il 24 settembre un’autovettura Fiat Panda, in quanto ritenuta sospetta. All’interno dell’auto si trovavano nr. 3 soggetti italiani, privi di documenti identificativi, che in relazione a specifica richiesta dei militari, dichiaravano di provenire dalla zona di Milano e Torino. A seguito di un immediato controllo, l’autovettura risultava rubata. Tra l’altro, alla vista dei finanzieri, uno dei tre soggetti, lasciava cadere dai pantaloni una pistola marca Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa, funzionante, completa di caricatore e alcuni proiettili. Il successivo controllo dell’autovettura consentiva di rinvenire un paio di guanti neri, una calzamaglia, un coltello a serramanico, una parrucca da uomo, un trapano a batteria funzionante, una scatola con punte da trapano, un punteruolo affilato per scasso, una scatola di guanti in lattice ed una cassetta in ferro, contenente numerosi grimaldelli e arnesi atti allo scasso. I tre soggetti venivano, dunque, portati in caserma, e si procedeva all’identificazione delle persone mediante rilievi fotodattiloscopici. I successivi accertamenti, effettuati anche a mezzo delle banche dati in uso al Corpo, permettevano di appurare che i tre soggetti erano gravati da numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona. Nel contesto, i militari riscontravano che uno dei fermati, quello che custodiva l’arma da fuoco, era appena evaso dagli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Novate Milanese (MI). Gli altri due soggetti, nella stessa notte, si erano recati presso l’abitazione dell’evaso per prelevarlo, rendendosi cosi responsabili, in correità, del reato di evasione. Dopo essersi muniti dell’attrezzatura necessaria, compresa la pistola detenuta dall’evaso, si sarebbero spostati nel territorio varesino per perpetrare una rapina o un furto in un luogo ancora da individuare. Avvertito il Pubblico Ministero di turno, presso la Procura della Repubblica di Varese, Sara Arduini, le fiamme gialle operanti, procedevano all’arresto del soggetto armato per il reato di detenzione di arma da fuoco abusiva e per essere evaso dagli arresti domiciliari (art. 23 L. 110/75, art. 385 c.p.). Contestualmente, venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria i due complici, per favoreggiamento nell’evasione (art. 378 C.P.), ricettazione (art. 648 c.p.) e per possesso di grimaldelli e oggetti atti allo scasso (art. 707 C.P.). Ultimati gli accertamenti di rito, l’arrestato veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Varese, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. In data 25 settembre, il competente G.I.P. presso il Tribunale di Varese convalidava l’arresto. L’assidua e costante azione della Guardia di Finanza nella vigilanza dei confini terrestri e del controllo economico del territorio, prosegue incessantemente, contribuendo a rafforzare il
dispositivo, unitamente alle altre Forze di Polizia, con l’obbiettivo di garantire, la sicurezza dei cittadini.