“Il Jobs act e gli sgravi per le assunzioni stanno trainando la svolta del mercato del lavoro in Italia, hanno portato a un rilevante aumento dei nuovi contratti a tempo indeterminato e ampliato le reti di sicurezza sociale, rendendo la crescita più inclusiva”. E’ quanto sottolinea l’Ocse nel suo Economic Outlook. “Il tasso di disoccupazione calerà dal 12,3% di quest’anno all’11,7% nel 2016 e 11% nel 2017″. In Italia la ripresa sta gradualmente prendendo velocità, e il Pil crescerà dell’1,4% nel 2016 e 2017 – afferma l’Ocse ritoccando al rialzo di 0,1 punto le stime rispetto a settembre.
“Il deficit pubblico in Italia – prosegue l’Istituto – continuerà a diminuire, con la ripresa economica che aumenta gli introiti fiscali e l’onere per interessi sul debito pubblico che cala”, e passerà dal 2,6% del Pil nel 2015 a 2,2% nel 2016 e 1,6% nel 2017. Anche il debito pubblico, dopo il picco del 2015 a 134,3% del Pil, scenderà al 133,5% nel 2016 e 131,8% nel 2017.
“Nel 2016 – ricorda l’organizzazione – il governo prevede di usare pienamente la flessibilità nelle regole Ue sul deficit per incrementare l’investimento pubblico e ridurre le tasse. Spostare l’onere fiscale dal lavoro al consumo e all’immobiliare, e aumentare le tasse ambientali, creerebbe il contesto per una crescita più forte e amica dell’ambiente”.
“Le prospettive di crescita globale si sono fatte più fosche quest’anno, e in particolare le economie dei Paesi emergenti sono una fonte chiave di incertezza, dato il loro ampio contributo al commercio globale e alla crescita del Pil” – conclude l’Ocse nel suo Economic outlook, sottolineando che “un rallentamento più significativo nella domanda interna cinese potrebbe essere un colpo per la fiducia dei mercati e le prospettive di crescita di numerosi Paesi, incluse le economie avanzate”.