Lotta al lavoro nero, riduzione dei tempi di pagamento tra agenzie “interinali” e aziende, introduzione della somministrazione nel comparto dell’agricoltura, formazione specifica proprio per il settore agricolo volta a velocizzare e snellire l’avvio delle prestazioni lavorative. Questi gli obiettivi dell’intesa siglata oggi a Roma dal presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, e dal segretario generale di Assosomm (Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro), Francesco Salvaggio. L’accordo tra Unimpresa e Assosomm dà il via al primo tavolo di lavoro in Italia tra questi due settori: sono previsti incontri periodici, scambi di informazioni e dati, realizzazione di studi e rapporti congiunti.
Sono quattro gli obiettivi dell’intesa. Il primo riguarda il contrasto a tutte le forme di lavoro nero o irregolare, che può essere ridotto anche grazie a un utilizzo crescente e più mirato del lavoro in somministrazione che può consentire all’imprenditore in cerca di lavoratori, anche estremamente qualificati, di ridurre, almeno nell’immediato, l’impegno finanziario.
Altro aspetto su cui si è concentrata l’attenzione di Unimpresa e Assosomm riguarda i pagamenti: oggi le fatture delle agenzie vengono saldate con tempi molto lunghi, sino a 90 giorni e oltre, da parte delle aziende che ricorrono alla somministrazione. Si tratta di un arco temporale non più giustificabile che spesso manda in sofferenza le agenzie, costringendole di fatto a ricorrere al mercato del credito per far fronte alle esigenze di liquidità: esiste infatti uno spread significativo tra il lasso di tempo che intercorre fra il pagamento degli stipendi dei lavoratori (che vengono liquidati ogni mese di attività nelle aziende) e il pagamento delle fatture. Interventi normativi del passato (decreto legislativo 231/2002) hanno imposto tempi stretti in altri ambiti, lasciando escluso il comparto della somministrazione del lavoro. Obiettivo è trovare modalità volte a ridurre i tempi di pagamento entro i 60 giorni.
L’accordo tra Unimpresa e Assosomm, prevede inoltre punti specifici nel settore dell’agricoltura: lo studio di soluzioni ad hoc volte a incrementare l’utilizzo del lavoro in somministrazione e una strategia utile anche a combattere forme irregolari che sfociano addirittura in comportamenti penalmente rilevanti come il cosiddetto “caporalato”. L’intesa è finalizzata poi ad aumentare la formazione professionale per i lavoratori del settore agricolo.
“L’intesa fa compiere un salto di qualità al dialogo tra le associazioni e le organizzazioni imprenditoriali. Il lavoro in somministrazione è una forma utile per favorire nuova occupazione e anche per cercare di ridurre il nero. Per quanto riguarda i pagamenti, verranno esaminate soluzioni opportune per tutti, eventualmente coinvolgendo anche le istituzioni. Nell’agricoltura puntiamo a una svolta significativa” dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
“Riteniamo molto importante questo accordo che non potrà che dare risvolti positivi non solo al nostro settore ma alla regolarità dei rapporti di lavoro in senso generale” dichiara il segretario generale di Assosomm, Francesco Salvaggio.