Mentre i sindacati, nella giornata del pubblico impiego, si limitano a fare chiacchiere e proclami, infarciti di minacce, il Codacons sta ultimando la preparazione di una maxi-class action in favore di oltre 3,2 milioni di pubblici dipendenti, che dal 2010 hanno subito il blocco degli stipendi.
“La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti e degli stipendi nel settore della P.A. – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Pur avendo la Corte optato per la non restituzione degli arretrati dal 2010 ad oggi, i lavoratori possono chiedere allo Stato Italiano il risarcimento del danno da blocco illegittimo degli stipendi, ossia un indennizzo secondo equità per aver subito una lesione dei propri diritti patrimoniali determinata da un blocco dei contratti riconosciuto come illegittimo dalla Consulta”. Secondo il Codacons, in sostanza, pur non esistendo il diritto agli arretrati, esiste il diritto a chiedere i danni allo Stato per una norma illegale annullata dalla Corte Costituzionale, derivante dall’art. 28 della Costituzione e dall’art. 2043 del codice civile e dalla sentenza 157 della Cassazione. Per tale motivo l’associazione dei consumatori sta ultimando una mega class action contro lo Stato, alla quale potranno aderire oltre 3,2 milioni di dipendenti pubblici.