Finanziamenti a favore della ricerca scientifica e sulle malattie genetiche, ma anche un supporto concreto per la crescita dello sport italiano e fondi importanti per il restauro dei beni artistici e architettonici del Paese. Il lato più nobile del mondo del gioco in Italia passa dall’impegno a fianco di progetti che si intrecciano con il tessuto sociale del nostro Paese e che rendono possibili sogni e storie a lieto fine per le persone meno fortunate. Grazie al decennale impegno degli operatori del settore, ogni giocata al Lotto o al Superenalotto, ogni scommessa sportiva, ogni biglietto della lotteria acquistato può trasformarsi in una speranza. E’ questo lo spirito che muove la raccolta fondi Telethon, forse la più conosciuta tra le iniziative a carattere sociale che anche quest’anno ha visto scendere in campo tanti operatori di gioco. In poco più di 10 anni, gli operatori del gioco hanno raccolto e devoluto alla ricerca sulle malattie genetiche oltre 6 milioni di euro. Quasi un terzo di questa cifra, oltre 1,7 milioni di euro tra il 2000 e il 2014, arriva da Lottomatica – Gioco del Lotto. Numeri importanti anche per Sisal, che dalle donazioni attraverso le schedine del Superenalotto ha raccolto mezzo milione di euro a favore di Telethon tra il 2009 a oggi, cifra che sale a 1,1 milioni se si considera anche quanto devoluto all’Associazione per la ricerca sul cancro. Circa 1,3 milioni di euro sono invece stati consegnati a Telethon da Snai dal 2005 a oggi. Ma l’impegno nel sociale negli anni ha interessato anche Lotterie create ad hoc per sostenere progetti di utilità sociale: è il caso della Lotteria Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche), che assieme alla Lotteria d’Agnano Trofeo Telethon e alla Lotteria abbinata al Giro d’Italia-Solidarietà una tappa da vincere hanno consentito di raccogliere oltre 200 mila euro che sono stati devoluti ad associazioni no profit impegnate nel sociale. Il gioco sostiene anche il patrimonio culturale italiano: oltre 1,8 miliardi di euro dal 1997 a oggi, grazie alla legge 662 del 1996 con la quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze trasferisce una parte dei proventi del Gioco del Lotto al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, cifre che vengono destinate a progetti di restauro e recupero del patrimonio artistico e culturale. Restaurate opere uniche e senza tempo, come gli affreschi di Giotto a Padova, il Palazzo Ducale di Mantova, il Pantheon di Roma, il teatro greco di Siracusa, così come piccole chiese, musei e monumenti meno noti, ma fondamentali per l’identità culturale del nostro Paese. L’industria del gioco è inoltre alla base dello sport italiano. Da entrate erariali ed extra erariali derivanti dai giochi pubblici, il CONI dal 2005 a oggi ha beneficiato di 4,8 miliardi di euro, cifra che va a sostenere un intero movimento composto da 95.000 società sportive affiliate, per un totale di circa 11 milioni di tesserati.