Fondo per i risparmiatori traditi: servono arbitri competenti!

Nella questione del fondo di solidarietà per i risparmiatori incappati nelle obbligazioni subordinate delle quattro banche "salvate" dal Governo, ovvero CariFerrara, CariChieti, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Banca Marche, sta emergendo una situazione molto delicata. Come noto, il Governo intende affidare la gestione delle pratiche all’Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione guidata dal Magistrato Raffaele Cantone, la quale dispone di una propria Camera Arbitrale che dovrà valutare caso per caso se vi è stata o meno una "manifesta incongruità nell’allocazione di portafoglio" delle obbligazioni. La decisione sta provocando pesanti malumori presso la Consob, che è l’Autorità deputata e che proprio in questo periodo sta facendo nascere il proprio Arbitro per le controversie sui contratti di investimento, che prenderà avvio in primavera.
L’Anac, invece, ha come scopo "la prevenzione della corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle società partecipate e controllate anche mediante l’attuazione della trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l’attività di vigilanza nell’ambito dei contratti pubblici, degli incarichi e comunque in ogni settore della pubblica amministrazione che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi, evitando nel contempo di aggravare i procedimenti con ricadute negative sui cittadini e sulle imprese, orientando i comportamenti e le attività degli impiegati pubblici, con interventi in sede consultiva e di regolazione". Un aspetto molto delicato che ci preme evidenziare è che i componenti della Camera Arbitrale presso l’Autorità Anticorruzione sono esperti in diritto amministrativo, costituzionale, internazionale nonché processuale. Manca del tutto l’esperienza in diritto finanziario. La composizione della Camera è logica, essendo stata istituita per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ma rappresenta un handicap ora che dovrebbe occuparsi di sottoscrizione ed acquisto di bond subordinati presso banche ed intermediari finanziari. Come faranno, persone abituate a trattare temi relativi ad appalti pubblici e procedure amministrative, a valutare la "manifesta incongruità nell’allocazione di portafoglio", vale a dire il grado di rischio di ciascuna obbligazione, il profilo di un cliente, l’adeguatezza e l’appropriatezza delle operazioni, la regolarità del contratto di negoziazione e tutto il resto? L’unico componente che può vantare una certa attinenza nel settore è il professor Ferruccio Auletta, Presidente della Camera, che è stato componente del Collegio di Napoli dell’Arbitro Bancario Finanziario, il quale però non si occupa di servizi di investimento ma di servizi bancari e finanziari. Se proprio il Governo non intende affidare alla Consob la gestione di questi arbitrati, deve per forza di cosa istituire una Camera apposita, nominandone componenti di alto spessore e che siano esperti in diritto finanziario.

Giuseppe D’Orta, consulente finanziario Aduc