L’area anticiclonica che per lungo tempo ha mantenuto una situazione di stabilità sta per lasciare spazio alle correnti atlantiche. Infatti, dopo una nottata di San Silvestro tutto sommato tranquilla e una giornata di Capodanno che si preannuncia abbastanza stabile, dalla prossima notte si cambia registro. Cominceranno a prevalere i flussi perturbati atlantici che, dopo diverse settimane di latitanza, riporteranno piogge significative e nevicate fino a quote relativamente basse, in un contesto sicuramente più in linea con la stagione. In questa fase più movimentata saranno ben tre le perturbazioni che, nell’arco di soli cinque giorni, sfileranno più o meno rapidamente nell’area mediterranea portando le ormai agognate precipitazioni sul nostro territorio: precipitazioni che contribuiranno, oltretutto, a rimuovere efficacemente le sostanze inquinanti dall’atmosfera.
L’anno nuovo comincia con tempo abbastanza soleggiato al Nord, sebbene con iniziali annuvolamenti su Piemonte, Lombardia occidentale, estremo Nordest: nubi che tenderanno a diradarsi nel pomeriggio. Graduali schiarite anche su Toscana, Umbria e Marche, mentre sul resto del Centrosud e sulle Isole prevarranno nel complesso le nuvole, con piogge occasionali in Sardegna e lungo le coste della Campania. Nella notte le regioni più occidentali saranno interessate dalla parte più avanzata di una perturbazione atlantica che porterà le prime isolate precipitazioni su Liguria, alta Toscana, medio e basso Piemonte con quota neve in graduale calo sull’Appennino ligure e sulle Alpi occidentali fino anche ai 600-900 metri. Temperature massime stabili o in lieve rialzo. Venti ancora deboli, in intensificazione nella notte sul Ligure e in prossimità della Sardegna.
Sabato nubi in aumento quasi ovunque, salvo parziali schiarite tra bassa Calabria e Sicilia. Precipitazioni a partire dal Nordovest, dall’Emilia e dalle regioni del medio-alto Tirreno, in estensione in giornata al resto del Centronord, in forma più sporadica anche in Puglia e Sardegna. Neve al mattino localmente fino ai 400-600 metri sulle regioni di Nordovest, nel pomeriggio anche sulle Alpi orientali oltre i 600-800 metri, tra sera e notte anche sull’Appennino emiliano, localmente fino ai 500 metri su quello più occidentale. Verso sera fenomeni più scarsi al Nordovest, nella notte anche sulle Alpi centrali. Tra il pomeriggio e la notte non si escludono locali rovesci o temporali lungo le coste toscane, nel Lazio e in Campania. Temperature massime in calo al Nord, in Toscana e in Umbria, in rialzo al Sud e nelle Isole grazie al rinforzo dei venti meridionali.
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