A Firenze, alcuni facinorosi, in nome del loro cosiddetto anti-fascismo, hanno dato fuoco a una libreria gestita da persone che si richiamano all’ideologia fascista e che vendono altrettanti libri… che si trovano anche nelle cosiddette librerie di sinistra (Feltrinelli, per esempio). Ma l’importante -dicono- è “non dare spazio” a questi “turpi” personaggi e alla loro altrettanto turpe ideologia. In Parlamento, alcuni deputati hanno presentato progetti di legge per vietare che si possano vendere oggetti che si rifanno al fascismo e al suo fondatore Benito Mussolini. Sono deputati del Partito Democratico. Oggetti la cui vendita tempo fa aveva scandalizzato alcuni disincantati turisti americani di religione ebraica che, probabilmente distratti, non avevano fatto caso al fiorente mercato in merito che prospera nel loro Paese oltreoceano; un Paese che, anche per questo, garantito dalla loro Costituzione, è faro di libertà e civiltà in tutto il mondo. Anno 2016. Accadono ancora queste cose. Credibile e vero! Ogni giorno nel mondo, grazie al fanatismo ideologico di un manipolo di criminali, vengono uccise decine e centinaia di persone, e in Parlamento c’è chi trova il tempo per vergare progetti di legge di tal fatta. Utilissimi…. Sì, lo so, in Parlamento di carta ce n’è a iosa, e qualcuna in più non fa straboccare il bicchiere dell’umana accettazione della diversità. Ma fateci sorridere, e anche un po’ arrabbiare. Anche perche’ io ho il problema, per esempio, che volevo portare mia figlia di dieci anni a visitare Istanbul, la porta dell’Oriente, quella dei libri di Pamuk, bla bla… ma ora -grazie a quelli dell’oppio…- non ci penso proprio. Poi ho il problema che un mio amico di cinquanta anni ha perso il lavoro dipendente che aveva e, se non si inventa qualcosa che ha a che fare col commercio, facendosi prestare soldi con molta difficioltà, può anche continuare a vivere di aiuti degli amici. E poi ho il problema di voler vedere la tv senza per questo dover pagare le mafie dei partiti che rimpinzano l’informazione e le poltrone della tv di Stato. E poi ho il problema di non voler morire di servizio sanitario inefficiente, burocratico, gestito da bande di mafiosi di partito (liste d’attesa al primo posto, e tu -malato- nel frattempo stai peggio o muori); e, visto che proprio devo morire, di farlo quando decido io e non per colpa del sistema che, tra l’altro, mi vuole anche impedire di decidere come e quando. E poi ho il problema di dover continuare a mandare a scuola mia figlia vergognandomi per molte delle cose che le insegnano e che non le insegnano o di come gliele insegnano, in strutture fatiscenti e talvolta con insegnanti piu’ dediti al loro stipendio che alla difficile missione in cui non hanno capito di essersi imbarcati. E poi ho il problema del Sindaco della mia citta’ (come di qualunque altra) che continua a non capire nulla che, per farci amare e vivere il nostro urbanesimo, non basta la storia di ognuna di queste citta’ messa li’ ad uso e consumo di chi prima arriva e meglio alloggia, ma la fruibilita’ ecologica, semplice, economica e diffusa… non facendo contenti gli accoliti del suo partito, ma tutti noi utenti, anche quelli che (in tanti) non votano piu’ perche’ schifati e sfiduciati. E poi… e poi…. E quei deputati romagnoli, cosi’ come i disincantati turisti ebrei americani, si stanno preoccupando di quella bottiglia di vino con la mascella maschia di Benito con sfondo tricolore sull’etichetta (e magari e’ anche un buon sangiovese) o della sfera con dentro la neve finta che casca su un altare romano della patria cinto di fasci littori. Paura del passato, paura dell’oggi, paura del domani. Un mondo di paura che sostituisce uno di speranza e di lotta. Bell’Italia, amate sponde, bella gente, famosa nel mondo come un po’ inaffidabile… ma qua lcuno sarebbe proprio meglio che….
Vincenzo Donvito, presidente Aduc