Ha raggiunto l’obiettivo delle cento piazze la mobilitazione #SVEGLIATITALIA lanciata da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit in occasione dell’inizio della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili. Alle tante città italiane che hanno raccolto l’invito ad attivarsi per ribadire a Governo e Parlamento il traguardo dell’uguaglianza tra tutti e tutte, si aggiungono i presidi di Londra, Copenhagen, Dublino, Limerick, Berlino, Francoforte e Monaco, nati spontaneamente per sostenere dall’estero una battaglia già vinta in gran parte dei Paesi europei. Attivisti e attiviste lgbt, in Italia e oltreconfine, scenderanno in piazza accanto a un pezzo importantissimo della società civile: associazioni, istituzioni, partiti, sindacati, liberi cittadini e cittadine hanno aderito in massa all’appello e annunciato la propria presenza ai presidi. Tutti assieme realizzeranno un flashmob, portando con sé sveglie e orologi con suoneria per sincronizzarli e suonare la sveglia al nostro Paese. Nelle città italiane mobilitate scenderanno in piazza anche i cori LGBT*, che da nord a sud canteranno insieme per tutti i diritti civili: Checcoro e Good News a Milano (piazza della Scala, ore 14:30), Qoro a Torino (piazza Carignano, ore 15:30), Canone Inverso a Padova (via VIII febbraio, ore 16:00), Komos a Bologna (piazza Nettuno, ore 16:00), Roma Rainbow Choir a Roma (di fronte al Pantheon in piazza della Rotonda, ore 15:00), Omphalos Voices a Perugia (piazza Italia, ore 15:30), corAcor a Napoli (flash mob itinerante da Piazza Garibaldi a Piazza Plebiscito, ore 16:30).I cori (che il prossimo 21 maggio daranno vita a Milano alla seconda edizione del festival Cromatica) intoneranno uniti con una sola grande voce nelle diverse piazze italiane canti ed inni per la rivendicazione dei diritti. "C’è un entusiasmo palpabile nella nostra comunità e un sostegno massiccio importante che sentiamo arrivare da ogni parte", dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. "Domani abbiamo la possibilità di scrivere una pagina importante della nostra storia nazionale e di preparare la strada per altre importanti traguardi che il nostro Paese deve assolutamente prefiggersi. La cultura dei diritti è un beneficio per tutte e tutti: chi associa a queste battaglie pericoli o fantasmi ideologici in realtà mette in mostra l’avidità di chi si arrocca sui propri privilegi, a scapito di tanti uomini, donne, bambini e bambine di questo Paese. Rivolgiamo perciò un ultimo appello: scendiamo in piazza domani, tutte e tutti, scegliamo di essere dalla parte giusta della Storia. Avremo una giornata bellissima da raccontare per molto tempo", conclude.