La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito diverse perquisizioni locali presso le sedi delle aziende che hanno partecipato, come unico soggetto riunito in un Raggruppamento
Temporaneo di Impresa (R.T.I.), a una gara ad evidenza pubblica indetta, nel 2013, dal Comune di Torino per il superamento e la messa in sicurezza del campo nomadi di Lungo Stura Lazio ubicato nel territorio cittadino. L’indagine, svolta dai militari del Nucleo Polizia Tributaria Torino, ha fatto emergere irregolarità correlate alla partecipazione del R.T.I., composto da diverse associazioni che, pur di conseguire gli obiettivi progettuali previsti dall’appalto indetto dall’Ente locale, ha di fatto utilizzato immobili sprovvisti dei requisiti di abitabilità e nei quali sono stati accertati numerosi reati di abuso edilizio. In particolare, sono emerse, in relazione all’offerta all’epoca avanzata dal R.T.I., alcune criticità, legate soprattutto alla insussistenza di condizioni e soluzioni prospettate per l’allocazione temporanea dei nuclei familiari che, in uscita dai campi nomadi, avrebbero dovuto ricevere una diversa ospitalità presso strutture di fatto rivelatesi insussistenti. In relazione a tali condotte è stato, quindi, ipotizzato il delitto di turbata libertà degli incanti, in quanto l’aver presentato dal R.T.I. un’offerta abitativa non rispondente alle caratteristiche indicate, ha condizionato le scelte operate dall’Ente appaltante per l’affidamento dei lavori. Le perquisizioni, eseguite con l’impiego di circa cinquanta militari, vengono svolte a Torino e provincia, Cuneo e Roma.