Tutelare i diritti delle persone detenute, migliorare lo standard della qualità della vita e il rispetto della legalità all’interno degli istituti penitenziari, spostare il baricentro dell’esecuzione penale dal carcere al sistema delle pene alternative al carcere. Partirà da qui l’incontro pubblico in programma domani, venerdì 4 marzo dalle ore 14 alle 18 presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, e promosso da Alessandra Naldi, Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano in collaborazione con il Coordinamento nazionale Garanti.
Il convegno dal titolo “Riforma dell’esecuzione penale e tutela dei diritti” si pone come momento di riflessione a seguito della chiusura degli Stati Generali dell’esecuzione penale, il confronto organizzato dal Ministero della Giustizia che ha avuto durata semestrale e che ha riunito attorno ai 18 tavoli tematici, insieme a studiosi ed esperti, tutti i soggetti che operano nell’esecuzione penale ai diversi livelli, dalla magistratura all’amministrazione penitenziaria, agli avvocati, agli educatori, agli assistenti sociali, a chi ha compiti amministrativi o di direzione e di coordinamento del sistema.
Durante l’incontro a Palazzo Marino la Garante Alessandra Naldi sottoscriverà il Protocollo d’intesa tra il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Lombardia e gli Uffici dei Garanti delle persone private della libertà della Regione Lombardia, un documento che sancisce il riconoscimento effettivo del ruolo dei Garanti locali come interlocutori prioritari dell’amministrazione penitenziaria. Tra le azioni previste dal Protocollo l’accesso dei Garanti in tutti gli Istituti Penitenziari della Regione, la possibilità di colloqui con i detenuti e l’impegno dei Garanti a porsi come interlocutori dell’Amministrazione Penitenziaria per sollecitare l’attività degli organismi competenti (regionali, metropolitani e comunali) in materia di diritto alla salute, diritto allo studio, diritto al lavoro e preparazione alla dimissione.
Accanto alla dottoressa Alessandra Naldi, a cui toccherà il compito di introdurre e coordinare i lavori del convegno, interverrà anche Giacinto Siciliano, direttore della Casa Circondariale di Milano Opera, che illustrerà l’esperienza di Opera, un istituto penitenziario dove l’ascolto delle persone detenute e dei loro bisogni ha prodotto ottimi risultati. Presenti anche Aldo Fabozzi, Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia, Bruno Mellano, Garante della Regione Piemonte, Giovanna Di Rosa, magistrato del Tribunale di sorveglianza di Milano, Claudio Sarzotti, professore di Sociologia del diritto dell’Università di Torino, Antonella Calcaterra, avvocato della Camera Penale di Milano, Lucia Castellano, consigliera regionale della Lombardia, Francesco Maisto, già presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna, Roberto Bezzi, educatore e responsabile dell’area pedagogica della Casa circondariale di Milano Bollate e Ornella Favero, presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e direttrice della rivista dei detenuti del carcere di Padova "Ristretti Orizzonti".