OPERAZIONE “BEATA DISOCCUPAZIONE”. SCOPERTA TRUFFA ALL’INPS, 76 INDAGATI

E’ in corso un’operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo nei confronti di un’organizzazione criminale, operante sul territorio nazionale e capeggiata da un campano, gravitante da tempo nella Valdichiana aretina, dedita a perpetrare ingenti truffe ai danni dell’INPS. Sono ben 76 gli indagati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nei cui confronti i finanzieri della Compagnia di Arezzo stanno eseguendo perquisizioni locali, personali e sequestro nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Bologna, Parma, Perugia, Roma, Modena e Arezzo. I reati ipotizzati vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di prestazioni pubbliche, alla falsità materiale commessa da privato e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, in concorso. In sintesi, due società aretine, operanti nel settore edile e nell’installazione di impianti elettrici, entrambe rappresentate legalmente dal deus ex machina della frode e prive di concreta operatività e di reali finalità imprenditoriali, richiedevano l’indennità di disoccupazione per false assunzioni lavorative, nonché di prestazioni sociali ASPI (Assicurazione Sociale per l’impiego) e MINIASPI (Assicurazione Sociale per l’impiego in forma ridotta). L’organizzazione, per rendere difficoltosi i controlli, presentava la documentazione senza nemmeno troppo scomodarsi, telematicamente, presso le sedi INPS di competenza in base alla residenza del richiedente e riusciva a beneficiare di incentivi che andavano dai 1.500 ai 5.000 euro a seconda dei periodi di lavoro dichiarati.